venerdì 10 novembre 2017
Lanciato da sconosciuti da un terrapieno su strada provinciale nel Milanese
Sasso colpisce auto con 5 persone, donna muore per choc
COMMENTA E CONDIVIDI

Una donna di 62 anni è morta a causa di un malore dopo che la macchina su cui viaggiava con altre 4 persone è stata centrata da un sasso di calcestruzzo lanciato da sconosciuti da un terrapieno sulla strada provinciale 121 nel territorio di Cernusco sul Naviglio nel Milanese. E' accaduto alle 23.30 di ieri. La grossa pietra ha sfondato il parabrezza. Miracolosamente nessuno è rimasto ferito nell'impatto ma la donna, a causa del forte choc, ha avuto subito dopo un malore ed è andata in arresto cardiaco. Sul caso indagano i carabinieri.

Le persone che viaggiavano su una Opel Astra facevano parte di un gruppo di preghiera che stava tornando da Pontirolo Nuovo (Bergamo). L'impatto è avvenuto all'altezza sulla strada provinciale che da Cernusco sul Naviglio (Milano) va in direzione di Carugate (Milano). Il sasso del peso di 1,2 chili, lanciato da un terrapieno alto circa 5 metri sulla corsia opposta, ha sfondato completamente il parabrezza della vettura ma incredibilmente non ha colpito i passeggeri. La 62enne, che sedeva sul sedile passeggeri anteriore, è stata presa dallo choc ed è morta pochi minuti dopo sul posto a causa di un infarto.

La donna si chiamava Nilde Caldarini e aveva 62 anni. La vittima, che si era recata con altri conoscenti a un incontro religioso a Pontirolo Nuovo (Bergamo). Il terrapieno, alto circa 5 metri, secondo i residenti è stato costruito recentemente, durante l'edificazione delle residenze, una dozzina di stabili condominiali che si trovano tutti alle spalle del rilievo. Sul posto, l'incrocio con una piccola strada che si immette nella provinciale, e che serve alcune case isolate della zona, chiamata la 'Viscontina' i carabinieri della compagnia di Cassano d'Adda (Milano) hanno eseguito i rilievi sia sulla strada, dove l'auto colpita si era fermata, sia sul terrapieno. Inverosimile che il sasso sia caduto da solo

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: