sabato 2 aprile 2016
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CAGLIARI N uovo attentato intimidatorio ai danni di un amministratore locale in Sardegna. Nella notte tra lunedì e martedì l’abitazione di Daniele Cocco, sindaco di Bottida nel Sassarese e capogruppo di Sel in Consiglio regionale, è stata danneggiata da una bottiglia molotov e alcuni colpi di rama da fuoco. Solo lievi danni per l’abitazione, mentre il sindaco, la moglie e le due figlie non erano in casa al momento dell’attentato. «Escluderei – ha detto il primo cittadino – che questo atto abbia attinenza con la mia attività di sindaco. Se avessi soltanto il minimo dubbio che fosse legato a questo, mi dimetterei all’istante ». Quello ai danni del sindaco di Bottida è l’ennesimo di una lunga serie di intimidazioni contro amministratori locali. Nel periodo pasquale era stato fatto oggetto di attacco il vicesindaco di Belvi, nel Nuorese, Maurizio Cadau, al quale era stata danneggiata l’auto. Per far fronte all’escalation di attacchi a sindaci e consiglieri comunali, quasi cento all’anno, è stato insediato un Osservatorio presso il ministero dell’Interno, operativo da qualche settimana. Nel frattempo sono stati rafforzati i servizi del controllo del territorio, specie nelle zone interne, dove si è registrato il maggior numero di attentati, anche se il continuo arretramento di presidi dello Stato con la chiusura di caserme e il taglio di servizi essenziali, rischia di acuire i problemi sul versante sicurezza. Alcuni deputati sardi hanno chiesto al presidente del Senato Grasso e al ministro degli Interni Alfano un maggior impegno nell’assicurare più attenzione al fenomeno degli attentati agli amministratori sardi. Roberto Comparetti © RIPRODUZIONE RISERVATA
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