mercoledì 22 maggio 2019
L'autista era sceso dimenticando il freno a mano. Il pullman ha iniziato la discesa, prendendo velocità, ma evitando la folla dei pellegrini ed entrando in un giardino. Messa di ringraziamento
La processione con la statua di Santa Rita

La processione con la statua di Santa Rita

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Rita è la "santa degli impossibili", e chissà se l'autista dell'autobus che senza guida e senza freni ha iniziato la discesa, prendendo velocità nel tragitto, si è raccomandato proprio a Lei perché allontanasse i guai. Non lo sappiamo. Ma quella corsa solitaria e rocambolesca lungo la strada di Roccaporena, proprio mentre il paese natale della Santa pullulava di fedeli, avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. E invece il pullman, anziché imboccare la strada principale del paese, si è fermato in un giardino dell'Opera diocesana. Danni ce ne sono stati - e anche ingenti -, ma solo alla macchina dei carabinieri.

L'autista era sceso dall'autobus, in partenza verso la Campania, per soccorrere una persona che si era ferita battendo la testa, dimenticandosi di tirare il freno a mano e lasciando incustodito il mezzo per pochi secondi.

Tanta paura, ma nessun ferito, dunque.

L'arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, in quei momenti stava accompagnando il cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi (con il quale in mattinata aveva concelebrato il solenne pontificale nel Santuario di Cascia), a visitare i luoghi ritiani di Roccaporena, quando ha assistito all'incidente. Resosi conto dello scampato pericolo, Boccardo ha raccomandato al pro rettore del santuario della cittadina, don Canzio Scarabottini, di ringraziare Santa Rita nella Messa serale per aver evitato danni alle persone.

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