giovedì 29 agosto 2013
Anche la pista del satanismo nelle indagini che coinvolgono il docente di lettere accusato di aver fatto ricorso alla sua autorità per indurre due studentesse a compiere atti sessuali. Il parroco: vicenda che di lascia attoniti. La collega: conoscevo un'altra persona, un uomo buono ma fragile e solo.
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Ci sono storie che segnano una comunità. Che la lasciano sgomenta. Che la interpellano nel profondo. La vicenda che sta attanagliando Saluzzo, una splendida cittadina a valle del Monviso, è una di queste.  Valter Giordano, professore di italiano e storia del Liceo Soleri in una manciata di giorni è stato accusato prima di aver abusato sessualmente due sue studentesse, all’epoca dei fatti entrambe minorenni. E poi, subito dopo, di istigazione al suicidio, avvenuto nel 2004, di un’altra studentessa sempre dello stesso liceo. Un evento che la cronaca dei mesi scorsi aveva legato a fatti di satanismo. Una trama che si infittisce di giorno in giorno lasciando incredula la città. Lettere di solidarietà, di appoggio, di sostegno al professore appassionato di Dante arrivano nelle redazioni dei giornali locali e nazionali. I tanti studenti, genitori, colleghi, la stessa preside, che lo hanno conosciuto non riescono a ritrovare nelle accuse la persona con cui hanno condiviso tanti momenti. Leggendo i commenti si intravedono i contorni di un uomo che pare impossibile possa aver compiuto ciò di cui viene accusato. Ma non si devono dimenticare le altre vittime. Le giovani studentesse, che seppure abbiano per ora espresso il desiderio di non dichiararsi parte civile in un eventuale processo, rimangono coinvolte in una vicenda che suscita gravi interrogativi. In città aumenta lo sconcerto dopo la divulgazione della notizia che collega il professore all’indagine per suicidi sospetti. Dobbiamo tornare indietro nel tempo, nel 2004. L’inizio è il  suicidio di Paola, una giovane studentessa diciottenne del Soleri. Conosciuta dal professor Giordano.  Con un salto arriviamo alla primavera del 2012, un’indagine della procura di Saluzzo prova a collegare questa morte ad altre di giovani studenti anche dello stesso liceo, e all’interesse da parte di alcuni ragazzi al satanismo. Viene coinvolta un’insegnate di religione Maria Angela Calamia, ordo virginum dal 1999. Una vita passata accanto ai ragazzi. Uscita acciaccata da questa vicenda che l’ha vista suo malgrado protagonista, accusata ingiustamente di aver istigato i ragazzi a studiare ed approfondire con una ricerca il satanismo. «Interpellata da un gruppo di studenti, durante una lezione – spiega – ho raccontato qual è la posizione della Chiesa cattolica di fronte a questa tematica, chiarendo alcuni punti che avevano frainteso». Sembrava tutto finito e chiarito. Fino a qualche mese fa, quando su alcuni media nazionali è riesplosa la notizia "Saluzzo satanica". Ed è toccato a lei, pur estranea ai fatti, di finire nel tritacarne mediatico senza essere neppure interpellata. Nel frattempo l’inchiesta delle forze dell’ordine va avanti. Tra i testimoni c’è il professor Giordano, molto vicino alla famiglia di Paola. Ed è  proprio nell’ambito di questa indagine che emergono gli strani rapporti con le studentesse. Davanti a ciò che sta accadendo al suo collega, Maria Angela esprime tutto la sua confusione: «Io conosco un’altra persona. Un uomo buono, disponibile. Certo fragile e solo. Spero che ciò che sta emergendo non sia vero. Mi affido alle parole evangeliche: "Non giudicate e non sarete giudicati"». Senza parole anche la comunità parrocchiale di Manta, dove risiede il professore. Il parroco, don Beppe Arnaudo lo descrive come una persona molto piacevole, dinamica. Non sempre presente in parrocchia, ma molto conosciuto. «Tutto quello che sta emergendo – riferisce il sacerdote – ci lascia attoniti. Ci auguriamo che non sia vero. Dovrebbe aver avuto una doppia vita, sarebbe molto triste». Ora le giornate di Valter Giordano nella comunità di accoglienza, rigorosamente top secret, in cui è agli arresti domiciliari sono scandite dalle regole. Lavoro in cucina e nell’orto. «Si è subito ambientato – riferiscono dalla comunità – ha socializzato con gli altri ospiti. È molto preoccupato. Con sé ha portato solo alcuni abiti, nient’altro». Ma rimane sotto stretto controllo dei Carabinieri.
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