lunedì 16 settembre 2013
Cicchitto: «Renzi ha cambiato mestiere: da rottamatore ad asfaltista». Il sindaco ribatte a stretto giro: «Negli ultimi quattro anni abbiamo asfaltato 132 chilometri di strade, la più grande opera di asfaltatura...».  Schifani: «Pd vuole elezioni».
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A San Vito alla Sapienza la riunione della giunta per le elezioni che sta decidendo sulla decadenza di Silvio Berlusconi. I lavori, annuncia il presidente Dario Stéfano, procedono con la discussione generale secondo il calendario "deciso all'unanimità" dai membri della giunta. La discussione si chiuderà domani e mercoledì mattina ci sarà la replica del relatore. A partire dalle 20:30 ci saranno le dichiarazioni di voto e poi il voto finale. "Mi auguro che si tenga distinto il tema in discussione in giunta dal piano della tenuta del governo", ha detto il presidente della giunta per le elezioni Dario Stefàno arrivando a Sant'Ivo alla Sapienza per i lavori della giunta. Alla domanda se potrebbe essere lui a sostituire il relatore Andrea Augello Stefàno, si limita a rispondere: "Questa cosa non è all'ordine del giorno".

Il Pdl replica al sindaco di Firenze dopo le parole di ieri. "Renzi cambia mestiere: da rottamatore ad asfaltista. Prendiamo atto del fatto che per vincere le primarie quale che sia la carica per la quale esse saranno convocate, Renzi ormai scavalca tutti a sinistra. Dopodiche adesso ci troviamo di fronte ad una sorta di Fregoli e solo dopo che egli avrà conquistato una delle cariche in palio, sapremo quali sono i suoi veri programmi e la sua linea politica reale". Lo dice l'esponente del pdl Fabrizio Cicchitto. "Quanto ai suoi propositi liquidatori nei nostri confronti - aggiunge - gli ricordiamo che ad essere troppo sommari, si rischia di essere superficiali. Renzi non deve mai dimenticare un vecchio proverbio che adattiamo ai tempi: "Venne per asfaltare e fu asfaltato". Ormai su questo piano le varianti sono pressochè infinite ma gli auguriamo di non ritrovarsi fra qualche mese anche lui a smacchiare i leopardi. Comunque è evidente che il sogno di Renzi è quello della caduta del governo e di elezioni anticipate

".

Stefàno, distinguere piani giunta e governo - "Mi auguro che si tenga distinto il tema in discussione in giunta dal piano della tenuta del governo". Così il presidente della giunta per le elezioni Dario Stefàno arrivando a Sant'Ivo alla Sapienza per i lavori della giunta che deve decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Alla domanda se potrebbe essere lui a sostituire il relatore Andrea Augello Stefàno, si limita a rispondere: "Questa cosa non è all'ordine del giorno".

Grasso, c'è voto segreto ma si può anche cambiare - Quello sul voto segreto o meno ''è un dibattito surreale'', perché ''esiste una regola del Senato che dice che il voto personale è segreto'', ma ''se c’è la possiblità, e c’è, di cambiare il regolamento, le forze politiche possono trovare la forza di cambiarla e non sarà presidente del Senato a impedire questo'': lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso dopo l'incontro col presidente del Parlamento Ue Martin Schulz.

Renzi, io asfaltatore? a Firenze fatti 132 km, continuo lavoro - Matteo Renzi da rottamatore diventa asfaltatore, ora che ha previsto di 'asfaltare' il Pdl alle elezioni? ''Negli ultimi 4 anni - ha risposto durante la presentazione dell'autobiografia di Roberto Cavalli 'Just me!' il sindaco di Firenze - abbiamo asfaltato 132 km di strade, la più grande opera di asfaltatura in città''. E quindi ''non e' che cambio lavoro - ha concluso Renzi ora candidato alla segreteria del Pd - eventualmente continuo".

Schifani, Renzi conferma, Pd vuole elezioni - "Avevamo ragione. Al di là delle dichiarazioni di facciata del suo segretario Epifani, le parole di Renzi confermano che il Pd vuole il voto più di ogni altra cosa. Questo spiega i ritmi impressi alla Giunta fuori da ogni prassi consolidata e la presa di posizione del Pd sulle modifiche alle regole del voto segreto. Tanto accanimento politico nei confronti del nostro leader ha un solo obiettivo per il Pd: andare alle urne il prima possibile. E Renzi lo ha fatto capire chiaramente". Così Renato Schifani (Pdl).

"L'atteggiamento del Pd sul voto segreto è contraddittorio e opportunistico. Il Partito democratico non può tentare di darci lezioni di europeismo e allo stesso tempo ignorare che l'articolo 169 del Regolamento del Parlamento europeo prevede la segretezza del voto su qualunque argomento, quando venga richiesto da almeno un quinto dei deputati che compongono l'assemblea", ha detto Schifani. "Una garanzia di autonomia - prosegue - allo scopo di evitare che il libero voto dei parlamentari europei venga condizionato, che rappresenta un principio di civiltà e un valore da tutelare. Il Pd non può far finta di niente, preferendo ignorare regole così importanti adottate anche dall'Europa, condivise e mai contestate dai propri rappresentanti in quel consesso, al solo scopo di condizionare il voto sulla vicenda del nemico di sempre Silvio Berlusconi. Certi valori vanno difesi, in Europa come in Italia, senza far prevalere interessi di parte inaccettabili e contraddittori".

Gelmini, questo è momento unità intorno a Cav. - "E' questo il momento dell'unita' del partito attorno al proprio leader e del ricorso alle nostre migliori energie. Dobbiamo dedicare il nostro impegno a rendere sempre più forte e credibile il disegno di Silvio Berlusconi tanto nell'azione di governo e in Parlamento, quanto nel partito. Lo dobbiamo a noi stessi, alla gente che ci ha votato e ai nostri avversari che puntano sulle nostre divisioni e che noi dobbiamo lasciare a bocca aperta". Lo afferma Mariastella Gelmini, vice capogruppo del Pdl.

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