martedì 2 aprile 2013
​Si sono insediati gli esperti convocati dal presidente della Repubblica. I chiarimenti del capo dello Stato in una nota: «Gruppi non scavalcano tempi mia presidenza». Freme il Pdl: governo, niente rinvii. Polemico anche il Movimento 5stelle. Grillo nuovo no: chiesto un incarico di governo, stiamo ancora aspettando una risposta.
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I saggi si sono insediati. È stato ricevuto stamattina al Quirinale dal capo dello Stato il gruppo di lavoro di esperti convocati da Napolitano per affrontare le questioni di carattere economico, sociale ed europeo. Subito dopo si sono riuniti «saggi» chiamati ad occuparsi delle questioni istituzionali, compresa la riforma della legge elettorale. Il primo gruppo è composto da Enrico Giovannini, Giovanni Pietruzzella, Salvatore Rossi, Enrico Moavero Milanese, Giancarlo Giorgetti e Filippo Bubbico. Nel secondo figurano Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante. Un lavoro "istruttorio", che ha come precedente quello olandese dell'ottobre 2012, ma che, dopo i commenti favorevoli a caldo ha lasciato il posto alle critiche, alle condizioni e agli altolà delle diverse forze in campo.  L'incarico "dei saggi" sarà limitato e durerà al massimo 8-10 giorni, ha precisato il capo dello Stato. Che di fronte "a reazioni di sospetto e interpretazioni francamente sconcertanti" puntualizza in una nota che averli nominati "non significa, se mi permettete, che questi gruppi di lavoro indicheranno un tipo o un altro di soluzioni di governo". "La durata temporale dei gruppi di lavoro è segnata intanto dal fatto che sono gruppi che ho preso l'iniziativa di creare, avendo io stesso un tempo segnato, come tutti sanno, e non pensando che siano gruppi di lavoro che scavalchino il tempo della mia presidenza", aggiunge Napolitano. "Sabato - precisa anche - ho proceduto in condizioni di particolare urgenza e difficoltà, data anche la coincidenza festiva, alla ricerca di persone che per funzioni di vertice in varie istituzioni e per esperienze concrete compiute in rapporto ad alcuni temi essenziali potessero dare il contributo richiesto".Caustico il Pdl: ieri il segretario Angelino Alfano, si era dichiarato contrario a "dilazioni e rinvii". Per il partito di Silvio Berlusconi ci possono essere solo due soluzioni allo stallo politico emerso dopo le elezioni di fine febbraio: un'intesa che conduca a un governo di larga coalizione o il ritorno alle urne il prossimo giugno. Oggi, la riunione del gruppo del Pdl alla Camera prevista per le 13 è stata annullata. La decisione di rinviare l'incontro sarebbe scaturita dalla volontà di attendere lo sviluppo della situazione politica. All'incontro non avrebbe comunque preso parte Silvio Berlusconi. Oggi pomeriggio alle 16, nella sede del Partito democratico, il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, e il vicesegretario del partito, Enrico Letta, terranno una conferenza stampa sulla situazione politica.Anche il Movimento 5 stelle ha preso le distanze dalla scelta di Napolitano sollevando il dubbio che il ruolo degli esperti possa travalicare il ruolo del Parlamento. "Alla fine cos'è? Un finto governo di larghe intese comandato dal presidente della Repubblica? Visti i nomi, la mia perplessità rimane", dice il capogruppo grillino in Senato, Vito Crimi, in un'intervista. "Il M5S non accorderà nessuna fiducia, o pseudo fiducia,a un governo politico o pseudo tecnico (in sostanza di foglie di fico votate dai partiti)". Lo ha ribadito Beppe Grillo sul suo blog. "Bersani non è meglio di Monti, è semplicemente uguale a Monti, di cui ha sostenuto la politica da motofalciatrice dell'economia". "ll M5s ha chiesto un incarico di governo - ha aggiunto - sta ancora aspettando una risposta".
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