martedì 10 settembre 2019
A Prà i ladri si portano via le offerte destinate ai poveri. La comunità in campo a fianco del sacerdote con iniziative: «Ecco come abbiamo recuperato la cifra»
Foto archivio Ansa

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Le offerte dei poveri sottratte al sacerdote. La rabbia di un quartiere, poi la mobilitazione. Siamo in piena estate, a Genova, nella parrocchia di Maria Madre del Buon Consiglio, quartiere del Cep a Prà, nel ponente genovese. Il parroco, don Giorgio Rusca, va all’altare per la Messa. Sembra un giorno come tanti ma, al suo rientro in sacrestia, il sacerdote si accorge subito che è successo qualcosa: durante la celebrazione qualcuno è entrato nell’ufficio e ha portato via i soldi raccolti grazie alla generosità dei fedeli per aiutare alcune famiglie a pagare le bollette e per far fronte alle normali spese della parrocchia.

In tutto, i “soliti ignoti” si sono portati via oltre 1.500 euro. La notizia si diffonde subito tra i fedeli e tra gli abitanti del quartiere. Sconforto, amarezza, delusione, per alcuni anche rabbia. E don Giorgio che chiede anche scusa, ai suoi parrocchiani, per essersi «fatto fregare», omettendo di custodire nel modo dovuto quanto accantonato grazie alla generosità di tutti. Immediatamente, però, nasce una voglia positiva di reagire. I responsabili di alcune associazioni locali – il Circolo Arci Pianacci, il Comitato di quartiere di via Cravasco 'Comicrava' e la pubblica assistenza Ponente Soccorso Misericordia – si sono messi all’opera.

Hanno organizzato una cena e una serata comunitaria presso il PalaCep e hanno invitato la cittadinanza per raccogliere fondi per risarcire la parrocchia. L’evento è stato patrocinato dal Municipio VII Ponente del Comune ed è stata anche aperta una raccolta fondi per coloro che – pur non potendo essere presenti – hanno desiderato portare ugualmente il proprio contributo. Il Circolo Pianacci ha messo inoltre a disposizione della chiesa alcune telecamere, dismesse da poco ma ancora perfettamente funzionanti, insieme ad un videoregistratore funzionante 24 ore su 24.

Alcuni volontari si sono resi disponibili per la loro installazione in parrocchia. «È stata una splendida iniziativa, il quartiere ha risposto e questo è molto bello» ha detto don Giorgio. «I soldi sottratti – ha spiegato il parroco – servivano per aiutare le famiglie povere del quartiere e a comprare il cibo con il quale integriamo le scorte che provengono dal Banco alimentare». La parrocchia, infatti, deve fare fronte a numerose richieste di aiuto: «Basti pensare che solo a Natale doniamo decine di buoni spesa alle famiglie che ci chiedono aiuto». Quel che è certo è che il furto è stato riparato.

«Dobbiamo ancora finire i conti – ha spiegato Carlo Besana, presidente per quasi 20 anni del circolo Pianacci ed ora presidente onorario – ma l’iniziativa ha sicuramente centrato l’obiettivo di raccogliere la somma sottratta alla parrocchia. Ma c’è di più: generosità e partecipazione ci fanno anche guardare con più fiducia al futuro del quartiere».

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