sabato 13 luglio 2013
Nella notte vandali si sarebbero introdotti all'interno del liceo “Socrate” e appiccato un incendio. Distrutte due aule, libri e computer. Danni per centinaia di migliaia di euro. Il ministro dell'Istruzione, Carrozza: «Atto vergognoso».​
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​I vandali si sarebbero introdotti di notte, attraverso la scala antincendio sul retro della scuola e sfondando a calci una porta basculante. Hanno gettato a terra della benzina e appiccato il fuoco con dei cerini. L'incendio è divampato immediatamente all'interno del liceo “Socrate” di Roma, danneggiando gravemente alcune aule del primo piano e il corridoio, con ripercussioni anche al secondo livello e sui controsoffitti del piano terra: solo grazie alla perdita d'acqua della macchinetta distributrice di caffè e snack, causata sempre dal rogo e che ha fatto sì che si creasse una linea di freddo che ha bloccato il fuoco, si è evitato che l'incendio divampasse anche nell'altra metà dell'istituto, causando danni ancora più gravi. L'allarme è scattato intorno alle 5.45, quando il custode dell'istituto ha visto del fumo uscire da una delle aule e ha chiamato i vigili del fuoco e la polizia. «Come mi sento? È stato come uno schiaffo in faccia», è il commento deluso e arrabbiato di Vincenzo Rudi, dirigente scolastico del “Socrate”. L'incendio, spiega Rudi, «ha devastato due aule al primo piano, ha danneggiato anche quelle adiacenti e il corridoio. Danneggiate anche le lavagne interattive. I danni sono stati ingenti, anche al piano superiore potrebbero esserci stati danni seri alle altre strutture informatiche». Solo il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco ha evitato danni maggiori. Gli esami di maturità sono terminati «per fortuna e grazie a Dio il materiale è salvo, negli armadi blindati. Personalmente è la prima volta che vedo una cosa del genere. In questa scuola un caso simile ci fu molto tempo fa, ma fu meno grave». Sulla possibilità che sia stato uno studente bocciato il preside appare scettico: «Abbiamo una media di studenti bocciati molto bassa: su 700 alunni sono state respinte solo 27 persone. Alla maturità poi non è stato respinto nessuno, alcuni studenti si sono diplomati con 100 e lode, altri con 100».
«È un attacco a tutti noi, al Socrate - dicono alcuni ragazzi all'esterno del liceo -. Dobbiamo assolutamente fare qualcosa, ma tutti insieme».  «Ma a chi può venire in mente di bruciare una scuola, nel 2013, quando non ci sono soldi per costruire case e la gente le occupa?» dice un altro alunno del Socrate al microfono di una tv -. Mi fa una rabbia...».
Per il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti l'incendio al liceo “Socrate” «è un atto vergognoso che deve essere condannato dalle forze politiche e dalle istituzioni». Duro il commento del sindaco, Ignazio Marino che parla di «azione criminale, uno schiaffo in faccia a tutta la città e alla comunità. Siamo devastati da questo atto». Il sindaco, che ha compiuto un sopralluogo in mattinata al liceo accompagnato dal vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio, ha promesso agli studenti nuovi spazi per l'attività scolastica «spero già da lunedì». Difficile in questo momento quantificare i danni, escludendo danni strutturali (che devono ancora essere accertati) però le prime valutazioni parlano di centinaia di migliaia di euro. «Quello che ferisce di più è vedere i libri bruciati, le lavagne elettroniche sciolte», commenta Ignazio Marino.Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha telefonato al sindaco di Roma, Ignazio Marino, e al preside del liceo Socrate, colpito da un incendio doloso nella notte. «Ho voluto esprimere la mia solidarietà e la mia vicinanza alla città di Roma e alla scuola per quanto accaduto» ha detto il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza che ha telefonato al sindaco di Roma e al preside del liceo “Socrate”. «Si tratta di un atto vergognoso - ha aggiunto - che colpisce un istituto che si è distinto per iniziative a favore della legalità e della convivenza civile. Faremo quanto possibile per garantire la continuità didattica della scuola e la serenità degli studenti, degli insegnanti e di tutto il personale».
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