venerdì 2 gennaio 2015
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«Dolore e sconcerto»: lo esprime in una nota il Vicariato di Roma in riferimento allo «stato di fermo del sacerdote romano don Alessandro De Rossi su mandato della magistratura argentina per fatti che risalirebbero al tempo in cui era missionario fidei donum nel Paese sud-americano». Il sacerdote, 46enne, parroco di San Luigi Gonzaga nel quartiere Parioli, è accusato di abusi sessuali su minorenni risalenti al 2009 e 2010, periodo nel quale è stato responsabile della comunità di María Medianera de Todas Las Gracias, nel quartiere Islas Malvinas a Salta, nel nord-ovest dell'Argentina. Don Alessandro aveva deciso di partire per stare accanto agli ultimi in zone particolarmente bisognose, riaprendo una chiesa rimasta chiusa a lungo dopo l'assassinio del parroco e promuovendo l’associazione «Salta sul mondo onlus» per progetti in favore dei bambini. Tornato a Roma all'inizio del 2013 «per motivi di salute – sottolinea il Vicariato –, era accompagnato da un giudizio positivo da parte del vescovo locale». E «per questo motivo gli era stata affidata nel settembre 2013 la cura pastorale della parrocchia» romana. Appresa la notizia, «il Vicariato ha provveduto ad affidare temporaneamente» la comunità «ad altro sacerdote, in attesa di approfondimenti e della decisione della magistratura italiana, alla quale si esprime piena fiducia».

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