lunedì 6 aprile 2020
Da ieri distribuzione di 800 pacchi con generi di prima necessità. Coinvolte Caritas, parrocchie e volontariato. Vescovo Palmieri: "Non possiamo lasciarli soli".
Roma, diocesi e associazioni insieme per 500 famiglie dei campi rom

Ansa

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Da ieri è operativo a Roma un "Progetto per la fornitura straordinaria di generi di prima necessità per le famiglie dei campi e degli insediamenti rom". È destinato a circa 500 nuclei familiari che per l'emergenza Covid-19 si trovano in grave difficoltà. A promuoverlo, coordinando tante realtà del volontariato, è la Diocesi attraverso il vescovo ausiliare don Gianpiero Palmieri, delegato per la Carità, la Pastorale Migranti e Rom. Partecipano al progetto la Comunità di S. Egidio, Caritas Roma, Ufficio Migrantes, Parrocchia San Gregorio Magno, Associazione Zingare spericolate, Associazione 21 Luglio, tutte da tempo presenti nei campi rom, ma collaborano anche una quindicina di parrocchie, soprattutto per la raccolta dei viveri. Assieme a loro la Croce Rossa e il servizio pedatrico dell'ospedale Bambino Gesù.

Un impegno notevole, visto che attualmente, come ha censito il Comune, nel territorio di Roma sono presenti 800 nuclei familiari rom, per un totale di circa 4.500 persone, tra campi organizzati e piccoli insediamenti informali. "È un'emergenza sociale, alimentare e sanitaria - riflette don Gianpiero -. Molti si stanno rivolgendo alle parrocchie e c'è una grande solidarietà. Stiamo collaborando col Comune. Non possiamo lasciare sole queste famiglie". Lo scopo è attuare una fornitura straordinaria di generi di prima necessità ad alcune famiglie rom scelte in modo mirato fra le più bisognose, in quanto hanno perso le ordinarie forme di sostentamento a causa dell’emergenza Covid-19 e non sono raggiunte da altre forme di sostegno, o lo sono in misura insufficiente rispetto ai propri bisogni essenziali di sopravvivenza.

Così a partire dalla Settimana di Pasqua è prevista la distribuzione di circa 800 pacchi con generi di prima necessità, soprattutto viveri, ma anche pannolini, latte in polvere e omogeneizzati per i bambini fino a due anni, che nei campi rom sono in gran numero. Si è cominciato ieri al grande campo di via della Barbuta. Oggi e domani in quello di via di Salone. E poi via via in quelli di Castel Romano, via Candoni, via Gordiani, via Salviati, via della Monachina, via Cesare Lombroso. E ancora negli insediamenti informali di Tor Cervara e via del Foro Italico. La base operativa per i pacchi è la parrocchia di S. Bernardino da Siena, mentre i viveri vengono da Caritas di Roma, S.Egidio, parrocchie di San Giustino, S.Giovanni Leonardi, Nostra Signora del Suffragio, Santa Maria della Fiducia, Natività di Nostro Signore Gesù Cristo, S. Giovanna Antida Thouret, e dalla Casa della Misericordia della parrocchia di S.Cirillo all'Alessandrino.

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