Mentre si attende il nuovo assessore al Bilancio, al Comune di Roma si
dimette anche il ragioniere generale. Il custode dei conti, prima della
provincia di Roma con Nicola Zingaretti, poi del Comune dai
tempi di Ignazio Marino,
Stefano Fermante, è un tecnico molto noto
nella capitale, esperto di numeri e bilanci. Tanto
che pure la sindaca
Virginia Raggi, insediatasi quest'estate, lo
ha lasciato al suo posto. Adesso però potrebbe andarsene anche lui.
"Ho evidenziato delle criticità mettendo a disposizione della
sindaca l'incarico, le persone serie fanno così", spiega
Fermante. Tra i motivi che potrebbero averlo spinto a tale
decisione: problemi organizzativi e l'assenza da quasi un mese
di un assessore al Bilancio. Anche se, secondo il Campidoglio,
il successore di Marcello Minenna sarebbe in dirittura di arrivo
con l'annuncio della sindaca Virginia Raggi atteso già questo venerdì.
Intanto però, dopo la raffica di dimissioni del primo
settembre, il dietrofront su Raffaele De Dominicis e il forfait
di Salvatore Tutino per il Bilancio, ecco un nuovo caso in
Campidoglio. Fermante andrà via o no? Dopo un articolo
de la Repubblica che preannuncia il suo addio, con un dossier
che denuncia il rischio default della capitale, da Palazzo
Senatorio fanno sapere che non risultano le dimissioni del
ragioniere generale, il quale è regolarmente a lavoro. Lo
contatta a stretto giro il capogruppo della lista Marchini
Alessandro Onorato a cui Fermante conferma di avere messo il suo
incarico a disposizione della sindaca.
Secondo altre fonti Fermante avrebbe rimesso il suo mandato
per questioni di personale e organizzative, una prima volta, già
nella seconda metà di luglio. Voleva la conferma di cinque
impiegati assunti con ruolo da dirigenti, ma l'amministrazione
gliela avrebbe negata perché non sostenibile. Poi, quasi due
mesi dopo, a inizio settimana, avrebbe reiterato la mossa, con
una lettera a Raggi protocollata ieri. La sindaca con
un'ordinanza firmata il 23 settembre, "nelle more della
definizione del processo di revisione dell'assetto organizzativo
funzionale della macrostruttura", aveva conferito proprio al
ragioniere generale fino al 31 ottobre "l'incarico ad interim di
direzione della unità operativa programmazione finanziaria e
gestionale della direzione programmazione e bilanci della
Ragioneria Generale". Il documento, pubblicato on line, rivela
come in una nota del 16 settembre Fermante avesse "rappresentato
le criticità derivanti dalla carenza di figure dirigenziali
nell'ambito della ragioneria generale".