sabato 11 dicembre 2010
Decine di migliaia di militanti e simpatizzanti del Pd provenienti da tutta Italia hanno dato vita oggi a Roma alla manifestazione contro il governo Berlusconi, che ha avuto il suo momento clou in piazza San Giovanni. Il segretario del partito: «Il bilancio di questi anni è disastroso. Il nostro Paese non è migliorato in niente. Ci siamo visibilmente allontanati dai Paesi forti dell'Europa».
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Decine di migliaia di militanti e simpatizzanti del Pd provenienti da tutta Italia hanno dato vita oggi a Roma alla manifestazione contro il governo Berlusconi, che ha avuto il suo momento clou in piazza San Giovanni. "Dopo questi sedici anni e dopo quattro Governi Berlusconi, dopo un decennio dominato da lui possiamo tirare qualche somma? E lo chiedo anche agli elettori del centrodestra, possiamo tirare qualche somma o dobbiamo aspettare tutto il millennio?". Questa la domanda che il segretario del Pd,  Pier Luigi Bersani, ha posto nella parte più dura del suo intervento. "Se tiriamo le somme - ha affermato Bersani -, si deve dire  che il bilancio di questi anni è disastroso. Il nostro Paese non è migliorato in niente. Ci siamo visibilmente allontanati dai Paesi forti dell'Europa. Abbiamo perso posizioni su posizioni in tutte le classifiche immaginabili e possibili: dalla ricchezza per abitante, al numero degli occupati, alle prospettive dei giovani, agli investimenti per la ricerca, all'andamento dei consumi, all'andamento del debito pubblico, all'aumento delle diseguaglianze, al divario nord-sud, all'evasione fiscale, al peso della burocrazia, alla diffusione di corruzione e illegalità. Potrei far notte continuando l'elenco. Un vero disastro"."L'unica classifica che grazie a Berlusconi abbiamo rimontato è quella del nostro posto nelle barzellette del mondo, del nostro posto nel discredito del mondo! E c'è qualcosa - ha aggiunto - che è avvenuto, di meno misurabile ma  ancora più grave. Il deperimento dell'etica pubblica, della  dignità delle istituzioni e della politica; l'idea di una doppia morale consentita ai ricchi e ai potenti; il riaffacciarsi di stereotipi insultanti per la dignità della donna, la condiscendenza verso la mentalità pararazzista"."Dunque, tirando finalmente le somme della lunga fase iniziata tantianni fa, dobbiamo dire che solo il centrosinistra nel corso degli anni novanta ha affrontato con serietà e rigore e a viso aperto i problemi di fondo del Paese: problemi di risanamento, di riforma, di grande prospettiva europea, con guide autorevoli e programmi coraggiosi confluiti tutti nell'Ulivo di Romano Prodi, che vogliamo salutare qui con grande affetto come la personalità riassuntiva di una grande stagione di impegno. Ma dobbiamo purtroppo dirlo: molto di tutto questo - ha affermato Bersani - è stato svilito e grandemente compromesso dai Governi berlusconiani e leghisti". "Quei Governi hanno fallito. Hanno fallito - ha detto Bersani - perché hanno ridotto l'azione digoverno a strumento di propaganda, alla predicazione dei cieli azzurri fino a vendere miracoli a buon mercato o addirittura miracoli a rate come a Napoli e all'Aquila. Hanno fallito perchè si sono avvitati sui problemi del Capo dimenticando i problemi degli italiani; hanno fallito perché il loro meccanismo populistico ha sempre bisogno del nemico generando così disunione, contrapposizione, tifoseria, una rottura profonda fra gli italiani che non si era vista nemmeno ai tempi della guerra fredda. Hanno fallito perché all'ombra del Capo sono inevitabilmente fiorite relazioni speciali, personali e quindi cricche di ogni genere e specie, indebolimento delle regole fino a fatti di degenerazione e di corruzione. Hanno fallito infine perché hanno preso a rovescio il grande tema economico e sociale: sono stati con la ricchezza, sono stati con la rendita, sono stati con il privilegio e hanno così disarmato le leve della crescita: la famiglia, il lavoro, l'impresa, la conoscenza. Hanno fallito e se hanno fallito non può sempre essere colpa degli altri: dei comunisti, dei giornali di sinistra, dei giudici, dei traditori, degli americani o dei marocchini, dei complotti internazionali"."Caro Pdl e cara Lega - ha aggiunto Bersani -, ve lo chiedo ancora: avete governato per sette anni degli ultimi nove. Quanto anni volete governare prima che sia colpa vostra?"."Oggi davanti all'Europa e alla società italiana la risposta di stabilità - ha affermato il segretario del Pd - può solo venire da un governo serio di responsabilità istituzionale che garantisca una transizione ordinata, nuove regole elettorali, alcuni interventi essenziali e urgenti in campo economico e sociale e porti il Paese ad un confronto elettorale capace finalmente di rivolgersi al futuro perchè fuori finalmente dalla situazione bloccata e impotente di questi anni".
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