sabato 13 febbraio 2016
​L'ex capo della Protezione civile ha sciolto le riserve dopo che Berlusconi è riuscito a far convergere anche la Lega sul suo nome. Ma nella coalizione restano malumori.
Roma, il centrodestra candida Bertolaso
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​Il nuovo giro di contatti tra Arcore, Roma e Londra ha portato alla fine alla fumata bianca: Guido Bertolaso ha accettato ufficialmente di correre per il comune di Roma come candidato del centrodestra. Una decisione frutto del lavorio incessante che Silvio Berlusconi ha compiuto sui suoi due alleati, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Tra le richieste avanzate dall'ex sottosegretario c'era la necessità che l'investitura arrivasse da tutto il centrodestra e non solo da Silvio Berlusconi, da sempre il suo principale sponsor ed il primo a commentare il via libera ufficiale sottolineando come Bertolaso "sia il miglior sindaco che Roma possa desiderare per risollevarsi dalla situazione in cui è stata ridotta dall'amministrazione del Pd e della sinistra". Ed è stato proprio il Cavaliere ad occuparsi di raggiungere un'intesa con gli alleati, stanco dei veti incrociati che di fatto tenevano in stallo la Capitale. Uno stallo che, a cascata, impediva l'ufficializzazione di tutto il pacchetto delle candidature a partire da quella di Stefano Parisi a Milano resa nota nei giori scorsi. Berlusconi, più che convincere la leader di Fratelli d'Italia (da sempre a favore di Bertolaso) ha fatto pressing sul segretario del Carroccio poco convinto che la scelta dell'ex capo della protezione civile fosse vincente. A condizionare Salvini erano soprattutto i problemi giudiziari di Bertolaso. Ma di fronte al rischio di restare senza un nome o peggio spaccare la coalizione (la Meloni era pronta a correre in solitaria candidando Fabio Rampelli) con evidenti ricadute a livello nazionale, il leader del Carroccio ha deciso dare il suo benestare consentendo di poter chiudere definitivamente la partita. E così dopo la diffusione dell'appello congiunto dei tre leader in cui si chiedeva ufficialmente a Bertolaso di "guidare un'ampia coalizione di centrodestra", la risposta non si è fatta attendere: "Sono onorato, accetto la sfida. Per amore di Roma, per la sua storia e per il rispetto che i romani meritano". La scelta ufficiale del candidato per il Campidoglio consentirà ora al centrodestra di poter ufficializzare la rosa di nomi individuata per il resto delle città chiamate alle urne. E non è escluso che questo possa avvenire all'inizio della prossima settimana dopo un nuovo vertice tra Berlusconi, Salvini e Meloni. Ma, se il nodo è stato sciolto, soprattutto dentro Forza Italia i malumori non sono sopiti. Non è infatti un mistero che molti big del partito si erano espressi a favore di Alfio Marchini ritenendolo un "cavallo" con più chance di vittoria rispetto a Bertolaso. E se l'imprenditore romano non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro lo stesso vale (per ora) per Francesco Storace. Toccherà infatti al Cavaliere tentare di convincere l'ex governatore del Lazio per il momento pronto a fare la sua battaglia.
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