lunedì 19 luglio 2010
Il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, si è rivolta al Tribunale di Roma denunciando che è molto facile ordinare e ricevere a domicilio confezioni di pillola abortiva aggirando la legge. «Una situazione molto pericolosa, che mette a rischio la salute delle donne».
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Il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ha depositato al Tribunale di Roma un esposto contro la vendita online della pillola abortiva Ru486. Lo rende noto lei stessa con una nota. «Questo tipo di diffusione della pillola abortiva - spiega - è molto pericoloso perchè priva completamente le donne di ogni garanzia di tutela della salute e aumenta il business del mercato nero. Come hanno documentato alcune inchieste giornalistiche pubblicate nei mesi scorsi, infatti, risulta estremamente facile ordinare e ricevere a domicilio confezioni di Ru486, aggirando la legge». Il sottosegretario Roccella evidenzia «che anche se il principio attivo delle pillole acquistate via web è lo stesso della Ru486, ovvero il mifepristone, ciò non esclude contraffazioni che possono mettere seriamente a repentaglio la salute di chi le utilizza. Inoltre dopo l'assunzione del mifepristone è necessario assumere una seconda pillola per completare la procedura abortiva, che bisogna quindi reperire, anche questa, illegalmente».L'Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) ha deliberato che la Ru486, ribadisce il sottosegretario, «sia distribuita unicamente nelle farmacie ospedaliere proprio per garantirne un utilizzo sicuro. Un pericoloso fai-da-te, con una difficile gestione dell'intero percorso abortivo, presenta quindi enormi rischi per la salute delle donne. Rischi che è inutile correre visto che il farmaco è autorizzato in Italia, quindi è possibile utilizzarlo secondo il preciso protocollo stabilito dall'Aifa».
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