giovedì 17 luglio 2014
Dopo l’incontro al Viminale con i sindaci di Mondragone e Castel Volturno, inviati nella zona 80 tra poliziotti e carabinieri, che si aggiungeranno agli otto equipaggi dei reparti di prevenzione e crimine già inviati per sedare i disordini
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Arrivano rinforzi delle forze dell’ordine a Castel Volturno, ma solo temporaneamente. È la prima risposta dopo il ferimento di due immigrati e i successivi scontri tra comunità locali e migranti nella località di Pescopagano. Si tratta di 80 tra poliziotti e carabinieri, che si aggiungeranno agli otto equipaggi dei reparti di prevenzione e crimine già inviati per sedare la rivolta, mentre resterà operativo il contingente di 300 militari nell’ambito dell’Operazione "Strade Sicure". «Lo Stato c’è ed è forte», ha affermato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, incontrando al Viminale i sindaci di Mondragone e Castel Volturno, convocati dopo i gravi fatti dei giorni scorsi. Questi ultimi si sono invece detti soddisfatti a metà, lamentando la provvisorietà dei rinforzi e la mancanza, almeno per ora, di interventi per superare il degrado e l’abbandono.Alfano ha riunito al ministero i vertici nazionali e casertani delle forze di polizia ed i due sindaci. «L’invio di più uomini – ha sottolineato – è la testimonianza che le istituzioni sono pronte a lavorare, a fianco dei cittadini, per il ripristino dell’ordinarietà nella situazione di questi territori, nel rispetto dei diritti di tutti e dell’accoglienza. Siamo disponibili, inoltre – ha aggiunto – a valutare progetti per la concessione di fondi e investimenti da parte dello Stato sulla sicurezza, volti a potenziare servizi di integrazione a favore dei cittadini e degli immigrati, per il recupero urbano e sociale». Il ministro ha poi annunciato un nuovo modello Caserta come risposta immediata dello Stato anche alle esigenze di integrazione sociale in queste aree. Inoltre nei prossimi giorni proprio a Caserta sarà convocato un apposito Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per una risposta immediata ai problemi emersi. E in quella sede saranno prese delle decisioni, non temporanee, sull’uso delle forze dell’ordine.«Altri militari – ha infatti spiegato il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo – non ne arriveranno e abbiamo avuto rassicurazioni che il presidio delle forze dell’ordine allestito subito dopo la rivolta e i blocchi stradali resterà fin quando non verrà convocato a Caserta il Comitato, ma Alfano ci ha anche detto espressamente che i comandi dislocati nell’area non verranno rinforzati in modo definitivo, come noi chiedevamo, perché non ci sono le risorse». Giovanni Schiappa, sindaco di Mondragone, ha affermato di «aver trovato una positiva apertura nel ministro, ma è probabile che il presidio sia tolto tra 15 giorni, quando dovrebbe essere convocato il Comitato». Poi ha «rivendicato che «noi sindaci ci stiamo assumendo le nostre responsabilità. Stiamo monitorando la situazione delle case affittate agli stranieri senza regolari contratti, ma i vigili urbani per effettuare i controlli hanno bisogno del supporto delle forze dell’ordine il cui numero è scarso». Russo ha poi aggiunto che non sarò dichiarato lo stato di emergenza per sbloccare alcuni fondi: «Il ministro ci ha solo esortato a presentare progetti per l’integrazione e il miglioramento dei servizi perché ci sono a disposizione fondi europei, e che avremo in tal senso un canale preferenziale con il supporto tecnico del ministero anche per scavalcare la burocrazia regionale».
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