mercoledì 27 febbraio 2019
Cade l'accusa all'ex fidanzato che lei aveva querelato per «appropriazione indebita». La deputata lascia la presidenza della commissione Giustizia. Fico: tempi rapidi per sostituirla
I rimborsi di Giulia Sarti, Di Maio: espulsione dal Movimento è doverosa
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La deputata del M5s Giulia Sarti si dimette da presidente della commissione Giustizia di Montecitorio e si autosospende dal Movimento. Motivo del gesto, che apre l’ennesimo caso tra le mura pentastellate, è la notizia della richiesta di archiviazione da parte della Procura di Rimini per l’ex fidanzato della Sarti, da lei accusato di appropriazione indebita per alcuni mancati rimborsi delle indennità parlamentari.

La vicenda dei rimborsi al fondo per il microcredito

Sarti, emersa tempo fa la vicenda, aveva accusato il 38enne informatico salernitano di origine romena Bogdan Andrea Tibusche. Per la deputata riminese, era stato lui a operare sui suoi conti correnti personali facendo sparire 23mila euro, che invece dovevano essere restituiti al fondo per il microcredito dove il Movimento versava parte dei rimborsi dei parlamentari (i bonifici venivano inviati e poi revocati). I pm riminesi hanno ritenuto la denuncia inconsistente dal punto di vista penale. Secondo quanto scrive la stampa locale, Tibusche aveva anche fornito la documentazione in cui emergeva uno scambio di messaggi, dove la Sarti ammetteva di «averlo denunciato per salvare la carriera politica».

Altre ricostruzioni di stampa chiamano in causa i responsabili della comunicazione M5s, Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi, che avrebbero spinto Sarti a denunciare l’ex fidanzato. E mentre il Pd li chiama in causa, la dimissionaria li difende, precisando che né l’uno, né l’altra «mi hanno spinto a denunciare nessuno», ma semplicemente le sono stati vicino in «una situazione personale e delicata». La vicenda promette sviluppi. Li annuncia Tibusche con una frase ad effetto: «Preparate i popcorn». Il danno da lui avuto «è enorme», dice il legale. L’avvocato di Sarti dice di attendere con fiducia le decisioni del gip. Già avviato alla Camera l’iter per sostituire la deputata alla presidenza della commissione Giustizia.

Di Maio: espulsione doverosa

Le dimissioni di Giulia Sarti dalla presidenza della Commissione Giustizia della Camera sono un «atto doveroso». Lo dice il vicepremier, Luigi Di Maio, spiegando che per quanto riguarda l'espulsione dal Movimento si dovrà attendere la valutazione dei probiviri. «Credo - aggiunge Di Maio - che l'espulsione sia doverosa».

Giulia Sarti «ha preso una decisione e ne prendo atto, mi piace che tutto accada in assoluta trasparenza. Emerge un fatto rispetto al quale le dimissioni erano un atto immediatamente conseguenziale e così è stato, mi sembra che ci sia solo da prendere atto di una cosa che doveva accadere visto quel che si sta accertando». Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, parlando con i giornalisti in Transatlantico alla Camera. Sulle presunte pressioni di Rocco Casalino, il Guardasigilli non ha dubbi: «A me pare che sia tutto assolutamente trasparente, le dichiarazioni di Sarti non lasciano equivoci al riguardo».

«La vicenda mi sembra ormai chiarita
del tutto». Così Rocco Casalino, parlando ai cronisti davanti a Palazzo Chigi, torna sulle polemiche successive alle dimissioni di Giulia Sarti da presidente della commissione Giustizia della Camera. «Davanti a diversi testimoni - aggiunge Casalino - ricordo di aver ricevuto la telefonata di Sarti mentre ero al comitato. Visto che lei mi disse che era colpa del compagno, io le risposi di denunciarlo. Tutto qui, avrei fatto lo stesso con chiunque. Lo ha chiarito anche lei stessa: immagino che, avendo un rapporto con il suo fidanzato, ha cercato una scusa. Ma da me - ribadisce il portavoce del premier - ovviamente nessuna richiesta, non c'entro nulla. L'ha raccontato a tante persone, non solo a me, che non era colpa sua, ma del suo compagno».

Fico: tempi rapidi per eleggere il nuovo presidente

«I tempi saranno congrui, rapidi» per la sostituzione di Giulia Sarti alla presidenza della commissione Giustizia della Camera. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, rispondendo ai cronisti al termine di un convegno a Montecitorio. «La procedura - ha spiegato - prevede che convocherò la commissione che poi eleggerà il nuovo presidente». La lettera di dimissioni della deputata M5s da presidente della II commissione è arrivata ieri ed è stata letta in aula già ieri sera.



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