mercoledì 22 novembre 2017
È stata benedetta nella piccola cappella del cimitero. L'arcivescovo Pennisi: con la sua morte è finito il delirio di onnipotenza, ma non bisogna abbassare la guardia
La salma di Totò Riina al cimitero di Corleone

La salma di Totò Riina al cimitero di Corleone

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La bara con le spoglie di Totò Riina è stata sotterrata nel cimitero di Corleone. Il feretro con la salma del capo di Cosa nostra, sbarcato stamani a Palermo dalla nave proveniente da Napoli, è giunto al cimitero di Corleone intorno alle 8.

Il carro funebre è entrato al camposanto da un ingresso laterale, per sfuggire ai fotografi e giornalisti Quindi la salma è stata benedetta all'interno della cappella del camposanto da ra Giuseppe Gentile, parroco della chiesa di Corleone, prima di essere inumata nella tomba di famiglia, poco distante dalla tomba dell'altro storico padrino corleonese, Bernardo Provenzano, e dal monumento che custodisce le spoglie di Placido Rizzotto, il sindacalista ucciso dalla mafia nel 1948. Al rito erano presenti la moglie e i tre dei quattro figli: Salvatore, Maria Concetta e Lucia. Il primogenito, è detenuto.

Arcidiocesi rilancia: mafia incompatibile con la Chiesa

Sull'home page dell'arcidiocesi di Monreale, nel cui vasto territorio è ricompresa Corleone, continua a campeggiare la netta posizione della Chiesa contro la mafia, espressa dall'arcivescovo Michele Pennisi. Parole che vogliono imprimersi nella coscienza dei fedeli e dei cittadini anche oggi, nel giorno dell'arrivo e della sepoltura nel cimitero corleonese della salma del boss stragista Totò Riina. "Con la sua morte - si legge - è finito il delirio di onnipotenza del capo dei capi di cosa nostra, ma la mafia non è stata sconfitta e quindi non bisogna abbassare la guardia. Il compito della Chiesa è quello di educare le coscienze alla giustizia e alla legalità e di contrastare la mentalità mafiosa".

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