lunedì 2 maggio 2016
​Parte da Firenze il tour del premier in vista dell'appuntamento di ottobre. «10.000 comitati». Ecco i principali punti del discorso. E per le unioni civili, voto con fiducia l'11 o il 12 maggio.
Referendum, Renzi vara la mobilitazione
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Renzi gioca in casa. E gioca per vincere. Dal teatro Niccolini di Firenze, prima tappa del suo tour per il "sì" al referendum costituzionale di ottobre, stamani ha annunciato "una gigantesca campagna casa per casa, porta a porta, via per via per portare gli italiani a votare e scegliere se si vuole rimettere le lancette a due anni fa, all'instabilità di governo e alla politica che chiacchiera, e se si vuole entrare nel futuro con determinazione e a testa alta". Prima di lasciare la platea, Renzi ha salutato decine di persone, stringendo mani e accettando foto e selfie. Ecco i principali punti del suo discorso.

10.000 COMITATI. "Ho bisogno di voi, 10mila comitati in tutta Italia, composti da un minimo di 10 a massimo di 50 persone" ha detto Renzi annunciando il varo della campagna referendaria per il sì. "Adesso diventa un bivio tra l'Italia che dice sì e l'Italia che dice solo no".LE SCADENZE LEGISLATIVE. ​"L'11 o il 12 maggio votiamo con lafiducia, a naso, la legge sulle unioni civili. Il 25 maggio si vota ilTerzo settore, poi c'è la legge sul cinema che è partita, il collegatopovertà, la sicurezza urbana e la competività e crescita" ha detto il premier parlando delle prossime scadenze legislative.LE BANCHE. "Abbiamo salvato i correntisti, più che le banche. In passato si sono fatti prestiti molto discutibili. Sul tema delle banche abbiamo messo fine a questa lunga vicenda e diciamo: portiamo le banche a dare credito ai territori ai piccoli e medi imprenditori e ai piccoli artigiani".LA LIBIA. "Per mesi sono arrivate pressioni, qualcuno direbbe lobby perchè ora va di moda dire così, che dicevano 'vai, interveniamo, vai con gli aerei manda 5000 persone in Libia'. Ma noi abbiamo scelto una strada diversa". E ha ricordato i contingenti italiani di pace presenti nel mondo. "Ci sono i nostri soldati a cui esprimo la nostra gratitudine in Afghanistan, a Mosul in Iraq, a salvare vite umane. Siamo orgogliosi del tricolore", ha aggiunto.

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