mercoledì 20 ottobre 2010
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«Quella del fisco è una grande riforma. Per circa 40 anni il sistema fiscale è rimasto invariato anche se oggetto di molti ragionamenti e rattoppi». Lo afferma Silvio Berlusconi, al tavolo sul fisco con governo e parti sociali. Le regole attuali sono «un nodo di Gordio intollerabile», aggiunge Berlusconi, perciò «avremo un nuovo e unico codice fiscale, sintesi dei principi generali della nostra fiscalità». «Questa - conclude il premier - è una necessità avvertita da tutti gli operatori».«Vogliamo un sistema più trasparente e serio e confermiamo la nostra priorità sulla famiglia». Lo afferma il ministro dell'Economia Giulio Tremonti parlando al tavolo tra governo e parti sociali sulla riforma fiscale. «È la famiglia - aggiunge - che deve essere responsabile di allocare le risorse».La riforma fiscale, ha poi aggiunto, non può essere finanziata con il gettito della lotta all'evasione perché sarebbe come "mettere il carro davanti ai buoi". "Non possiamo immaginare un'ipotesi di riforma fiscale basata sul recupero dell'evasione. Non possiamo mettere il carro davanti ai buoi, questo screditerebbe il nostro Paese se applicassimo questa metologia. Sappiamo che dobbiamo contrastare l'evasione, continueremo a farlo, ma solo dopo faremo i conti e useremo quesi fondi", ha detto Tremonti."Dobbiamo utilizzare la delega [attraverso] decreti in ordine progressivo ma con un disegno organico", ha aggiunto il ministro sottolineando che altrimenti si incorrerebbe negli stessi limiti dell'analoga delega presentata durante il secondo governo Berlusconi. "Dobbiamo fare una mappa che indichi le montagne", ha continuato. La riforma, hanno spiegato sia Tremonti sia il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, prenderà spunto dal vecchio libro bianco del 1994: "Era allora uno schema di riforma mirato a spostare l'asse del sistema fiscale dal complesso al semplice, dal centro alla periferia e dalle persone alle cose", ha detto Berlusconi. Tremonti ha sottolineato che la riforma sarà inserita nel Piano nazionale delle riforme da presentare a Bruxelles. "I documenti che scriviamo sullo sviluppo devono essere euro compatibili e devono essere scritti con numeri precisi e compatibili", ha detto Tremonti.
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