lunedì 11 aprile 2016
​Al via la sesta e ultima lettura, alle 17,30 previsto l'intervento del premier. Le opposizioni: rimandiamo il voto, prima le mozioni di sfiducia. Renzi: "giornata storica".
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Riforme costituzionali, ultimo atto alla Camera
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Riforme costituzionali, ultimo atto. Alla Camera il dibattito per la sesta e ultima lettura del ddl Boschi che ridisegna a fondo la Costituzione. Stamane discussione generale in aula, ma soprattutto discussione sui tempi: Sel, M5S e Fi trovano d'accordo per chiedere uno slittamento dei tempi, che porterebbe al voto non nella giornata di domani, ma da mercoledì in poi. In particolare i grillini sottolineano che all'ordine del giorno dei lavori c'è anche una richiesta di sfiducia al governo, quindi non sarebbe appropriato per un esecutivo a loro detta a rischio di capitolazione il mettere mano alla Carta. Inutile dire che la richiesta non trova l'appoggio del Partito Democratico, che taccia le opposizioni di atteggiamento caciaresco ed il cui atteggiamento è sintetizzato in un immancabile tweet del Presidente del Consiglio. Da Verona, dove si trova impegnato in una visita a Vinitay, Matteo Renzi cinguetta: "Giornata storica oggi per le Riforme costituzionali". A segnare l'importanza del momento, sarà sempre lui, Renzi, ad intervenire in aula di ritorno dalla città veneta. Dovrebbe parlare intorno alle 17,30: il tempo perchè si esaurisca il dibattito che lo vede impegnato a Vinitaly e per arrivare in aereo da Villafranca. Il senso però il presidente del Consiglio lo anticipa fin dal suo ingresso alla kermesse. "Rimandare le Riforme? La gente ci chiede di andare avanti e noi dovremmo bloccarle ancora?", si chiede. Da Roma gli fa eco Maria Elena Boschi: "Il calendario dei lavori" dell'aula di Montecitorio "è già fissato, non vedo ragioni per cambiarlo, anche perchè il governo ha i numeri in Parlamento e andrà sicuramente avanti con il proprio lavoro ed è un elemento di serietà verso i cittadini rispettare l'impegno preso da tutti di votare le Riforme costituzionali questa settimana, anche perchè poi ci aspetta il referendum ad ottobre".
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