mercoledì 17 novembre 2010
La scorsa notte il primo cittadino del centro del Vesuviano, Gennaro Langella, ha subito un'aggressione al termine di una riunione sulla discarica Sari di Terzigno. Un uomo di 47 anni è stato arrestato. L'arcivescovo di Napoli invita governo e istituzioni perché «si prenda di petto il problema e lo si risolva al più presto possibile».
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Nuove tensioni in Campania nella vicenda dell'emergenza rifiuti, alla vigilia della riunione del Consiglio dei ministri che affronterà le misure urgenti per farvi fronte. La scorsa notte il sindaco di Boscoreale (Napoli) Gennaro Langella ha subito un'aggressione al termine di una riunione sulla discarica Sari di Terzigno. Langella sollecita segnali concreti altrimenti, dice, «c'è il rischio di nuove proteste, addirittura di un ritorno alla guerriglia». Da Napoli, l'assessore all'Igiene urbana  spiega che sono 3mila le tonnellate di rifiuti nelle strade.Un invito al governo e istituzioni perché «si prenda di petto il problema e lo si risolva al più presto possibile». A lanciare l'appello l'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe. «Non è più possibile - ha detto l'arcivescovo - respirare questa aria malefica per il corpo ma anche per lo spirito. Nessuno si deve tirare indietro ed è necessario che si trovi uno strumento per risolvere questo dramma per cui sembra essere arrivati ad un punto di non ritorno». La questione rifiuti secondo il cardinale di Napoli «è una macchia su questa città ed è qualcosa di profondamente doloroso che si continui a rappresentare un'immagine di una Napoli sommersa da rifiuti». Un dramma quello dell'emergenza rifiuti che «affligge la città da troppi anni. C'è qualcosa - ha detto l'arcivescovo - che non sta funzionando, è un mistero che sta provocando un disastro ambientale e per la salute».Il Consiglio si era concluso con l'approvazione di una mozione di solidarietà con lo stesso Auricchio e l'annuncio di un'ordinanza con il divieto di passaggio per i camion da parte di Langella. Il sindaco aveva annunciato la firma del provvedimento per questa mattina ma è stato bloccato all'uscita della sala consiliare da un gruppo di manifestanti che voleva invece la firma immediata del provvedimento. Carabinieri, polizia e vigili urbani hanno creato un cordone per consentire al primo cittadino di allontanarsi. Il sindaco è stato fatto entrare in un'auto di servizio della polizia. In piazza Pace, che si trova proprio davanti al Municipio, si trovavano non meno di trecento persone hanno circondato la vettura che è rimasta bloccata per circa mezz'ora senza potersi muovere. Qualcuno ha rotto uno dei vetri - la polizia spiega che sono state usate una palla chiodata ed un ombrello - i cui frammenti hanno ferito ad una mano un ispettore di polizia, che guarirà in cinque giorni. Sul posto sono arrivati i rinforzi del Reparto mobile, l'auto per allontanarsi ha dovuto fare una manovra a marcia indietro per circa 150 metri mentre in piazza sono seguiti altri momenti di forte tensione con spintoni e cariche tra manifestanti e forze dell'ordine.Un uomo di 47 anni, Giovanni Paduano, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver lanciato la pietra che ha rotto i vetri dell'auto di servizio della polizia nella quale si trovava il sindaco di Boscoreale. Dopo l'arresto, una cinquantina di manifestanti ha circondato la caserma della stazione dei carabinieri di Boscoreale, dove era stato portato Paduano, chiedendone la liberazione. Dopo circa mezz'ora ed un colloquio tra il comandante della stazione ed i manifestanti, la protesta si è conclusa. In giornata è atteso il processo per direttissima che valuterà la posizione di Paduano.
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