sabato 21 dicembre 2019
I riconoscimenti alla memoria del giovane assassinato in Egitto nel 2016, saranno cinque e verranno assegnati a lavori sul riconoscimento concreto dei diritti umani
Giulio Regeni

Giulio Regeni - Ansa

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La figura e l'opera di Giulio Regeni, il ricercatore italiano rapito, torturato e ucciso in Egitto nel 2016, saranno ricordate anche attraverso uno speciale riconoscimento istituito dal Miur. I premi “Giulio Regeni” saranno cinque (tre per tesi di laurea magistrale e due per tesi di dottorato) e saranno assegnati ai migliori lavori sul tema dell’attuazione concreta della tutela dei diritti umani in ambito economico, sociale e politico. L'obiettivo dichiarato dal Ministero è «promuovere le attività di studio e ricerca nelle scienze umane e sociali». I premi - istituiti con un decreto del ministro, Lorenzo Fioramonti, d’intesa con la famiglia del ragazzo - saranno conferiti ogni anno il 15 gennaio, giorno del compleanno di Giulio. A valutare i lavori sarà una Commissione nazionale nominata dal Ministro, di cui faranno parte i genitori del giovane, Paola Deffendi e Claudio Regeni e la legale della famiglia, Alessandra Ballerini.

Dedicato a chi vuole studiare, capire e migliorare il mondo

«Sono per fortuna molti i giovani ricercatori italiani, e non solo italiani, che continuano a viaggiare nel mondo, spesso in zone difficili e complicate, spinti dalla curiosità e dalla passione per la ricerca - sottolinea Fioramonti -. È a loro, ai tanti “Giulio” che lasciano la propria casa per andare incontro al mondo per studiarlo, capirlo, e magari migliorarlo che dedichiamo questi premi. In nome di un giovane che aveva scelto di dedicarsi alla ricerca e di cui siamo stati troppo presto privati a causa di un barbaro omicidio fino ad oggi impunito. Perché il suo rigore, la sua umanità e la sua intelligenza siano di ispirazione per molti altri futuri ricercatori».

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