lunedì 18 maggio 2020
Nuovo Dpcm firmato da Conte. Nessun limite per gli spostamenti nella stessa regione
Riaperture, tutte le nuove regole. L'Italia prova a ripartire
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«Oggi entriamo a pieno regime nella Fase 2, ci inoltriamo con fiducia e responsabilità nella strada che ci conduce al ripristino delle ordinarie attività di vita sociale ed economica. Il Paese si sta rimettendo in moto, in maniera prudente e ordinata, seguendo le indicazioni del governo». È il premier stesso, Giuseppe Conte, a accompagnare gli italiani nell’ingresso nella nuova fase di riapertura delle attività e di possibilità più ampia di spostamenti. Il presidente del Consiglio, in una lettera inviata al quotidiano “Leggo”, si appela al senso di responsabilità dei cittadini, invitandoli a tenere sempre presente che «la strada è ancora lunga e non dovremo mai abbassare la guardia», perché «proteggeremo noi stessi e i nostri cari rispettando le regole di precauzione e di sicurezza ormai note a tutti». Conte non nasconde la difficoltà della situazione del Paese dopo oltre due mesi di lockdown: «Sappiamo che anche gli ultimi decreti legge non potranno essere la soluzione per tutti i problemi economici e sociali che stiamo vivendo – afferma –. Siamo al lavoro giorno e notte per fare ancora di più e meglio». Il governo, assicura il premier, è pienamente consapevole del fatto che tante persone «sono rimaste senza lavoro e senza uno stipendio» e «non è sordo alle tante difficoltà che i cittadini stanno vivendo, e intende affrontarle una per una, assumendosi tutte le proprie responsabilità». Resta comunque un malumore in alcune Regioni. Gli dà voce il governatore campano Vincenzo De Luca, che non ha firmato l'intesa: «Il governo non scarichi le responsabilità sulla sicurezza».

Riaperture e spostamenti

L'Italia dunque prova a ripartire dopo il lockdown, nel rispetto delle linee guida, arrivate dopo il confronto governo-Regioni. In assenza di quelli regionali, trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Nessun limite per gli spostamenti delle persone nella stessa Regione: non servirà più l'autocertificazione. Sì agli incontri tra parenti e fidanzati, ma anche tra gli amici. Fino al 2 giugno, invece, restano vietati gli spostamenti tra Regioni. Così come quelli da e per l'estero, salvo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Consentito, in ogni caso, il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Restano comunque vietati gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ma le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico si potranno svolgere, ove ritenuto possibile sulla base dell'andamento dei dati epidemiologici.
Quanto alle riaperture, da oggi stanno ripartendo ristoranti e bar, negozi e parrucchieri. Le attività dovranno conservare le prenotazioni ricevute per 14 giorni. Nel nuovo dpcm firmato dal premier, sono menzionati anche gli spettacoli all'aperto (dal 15 giugno con mille persone al massimo), i cinema e i teatri (fino a 200), ma non ancora le discoteche. Inoltre, dal 25 maggio potranno riaprire le piscine (ma le Regioni potranno anticipare o posticipare) e nel Dpcm sono stabilite regole per l'utilizzo degli impianti: l'obbligo di disinfettare sdraio, lettini e ombrelloni a ogni cambio di persona o nucleo familiare; la possibilità di misurare la temperatura a tutti; una "densità di affollamento" in vasca calcolata con un indice di "7 mq di superficie a persona".

Messe e altre funzioni religiose

Le Messe cattoliche con la partecipazione di persone, così come i riti di altre religioni, possono svolgersi nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo e dalle rispettive confessioni, contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio.

Ristorazione e bar
I bar, i ristoranti e i pub possono riaprire con una serie di regole, accompagnate a una adeguata informazione: no all'ingresso di persone con temperatura corporea sopra 37.5; uso di prodotti igienizzanti per clienti e personale; la raccomandazione di organizzare l'accesso tramite prenotazione per chi ha i tavoli, mentre gli altri locali dovranno consentire l'ingresso a un numero limitato di clienti per volta; privilegiare l'uso degli spazi esterni (giardini, terrazze). La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno un metro, mentre è vietato il buffet. Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina. Tutti i tavoli debbono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno un metro tra i clienti. La distanza può essere ridotta solo se si ricorre a barriere fisiche (plexiglass o altro materiale) tra i tavoli, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet (le minuscole goccioline emesse con un respiro, con starnuti o colpi di tosse).

Stabilimenti balneari e spiagge attrezzate

Va fatta una riorganizzazione degli spazi per evitare assembramenti (almeno un metro di separazione tra gli utenti, distanziamento tra gli ombrelloni di almeno 10 metri quadri). Tra lettini, sedie a sdraio, quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri. Regolare e frequente pulizia e disinfezione. Non si possono praticare sport di gruppo. Oltre a questo, valgono le regole generali: adeguata informazione; prodotti igienizzanti; prenotazioni; no a ingressi per chi ha la temperatura sopra i 37.5 gradi. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche. In alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, si debbono favorire modalità di pagamento elettroniche.

Spiagge libere

Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro, si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni per le spiagge attrezzate. No agli sport di gruppo, sì a quelli individuali. Si ribadisce l'importanza dell'informazione e della responsabilizzazione individuale di chi va in spiaggia e l'invito all'adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione.

Palestre e piscine

Gli accessi vanno regolati programmandoli all'interno di attività pianificate, vale sempre la regola delle distanze e la disinfezione di macchinari e strumenti. Il microclima interno deve essere controllato e tutti gli effetti personali debbono essere conservati nelle borse, insieme all'uso di apposite calzature. Per le piscine, le regole sono ancora più stringenti.

IL TESTO DEL DCPM - GLI ALLEGATI

Alberghi e B&B

Informazione, prodotti igienizzanti, prenotazioni, divieto di ingresso per chi ha la temperatura sopra i 37.5 gradi valgono anche per le strutture recettive, dove si deve garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni, nonché favorire la differenziazione dei percorsi con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, il personale dipendente è tenuto a utilizzarla in presenza dei clienti e in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza di un metro. Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all'ospite dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo, insieme all'aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione, ad adeguati ricambi e al mantenimento della qualità dell'aria all'interno.

Acconciatori ed estetisti

Dopo oltre due mesi di chiusura, sono tra le attività più "ricercate" dagli italiani. Ma debbono consentire l'accesso dei clienti solo tramite prenotazione, oltre a effettuare l'igienizzazione e il controllo delle temperature. Gli addetti inoltre debbono indossare particolari coperture per proteggersi e proteggere i clienti.

Commercio al dettaglio

Igiene, pulizia, distanza di un metro, attesa fuori in fila per chi aspetta di entrare. Nella vendita di abbigliamento, vanno messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per toccare la merce quando la si sceglie.

Musei e biblioteche

Gli accessi vanno programmati, i visitatori devono sempre indossare la mascherina, vanno effettuati ricambio d'aria e disinfezione.

Uffici aperti al pubblico

Prenotazioni, distanza, barriere, igiene delle mani, pulizia e ricambio d'aria, sia per quelli pubblici e privati.

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