sabato 13 ottobre 2018
Una circolare stabilisce il trasferimento in blocco degli ospiti del sistema di accoglienza e intima al Comune la rendicontazione di tutte le spese. Il sindaco Lucano: vogliono distruggerci
La scure di Salvini: «Via i migranti dallo Sprar»
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Alla fine, non fossero bastati l'inchiesta e l'arresto del sindaco Mimmo Lucano, dal Viminale arriva lo stop in toto al progetto Sprar di Riace: i migranti presenti nel Comune, specifica la circolare (un documento di 21 pagine inviato al comune calabrese), saranno infatti trasferiti in blocco altrove. Come dire, iI «modello Riace» sarà azzerato.

In generale, spiega il Viminale, i progetti Sprar vengono rinnovati ogni tre anni: nel caso di Riace si parla del triennio 2017-2019, ma già dall'estate scorsa erano stati bloccati alcuni pagamenti per anomalie nella documentazione presentata dall'amministrazione locale. «Nel 2018 il comune di Riace non ha ricevuto fondi e il 30 luglio scorso il sindaco era stato avvisato della revoca dei finanziamenti, diventata ufficiale all'inizio di questa settimana», ribadiscono fonti del ministero dell'Interno. Nella circolare viene chiesta al Comune la rendicontazione di tutte le spese effettuate entro 60 giorni.

Immediata la reazione del sindaco, agli arresti domiciliari: «Vogliono soltanto distruggerci. Nei nostri confronti è in atto ormai un vero e proprio tiro incrociato. I nostri legali, comunque, stanno già predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione del Viminale» ha detto Mimmo Lucano.

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