mercoledì 3 settembre 2014
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Un videomessaggio sul sito del governo, obiettivo fisso su Matteo Renzi, che sulla scuola annuncia, all'indomani della presentazione a Palazzo Chigi del "cronoprogramma" da mille giorni, «non una riforma ma un patto». Non, insomma, «il solito discorso che propongono tutti i politici», non un «adempimento burocratico», non «un libro dei sogni», ma «un patto, semplice e concreto». L'appuntamento, dato un'ora prima con un tweet, con #labuonascuola. Cliccando sulla prima sezione dell'home page (la copertina, un po' sfocata, del documento di 136 pagine - LEGGI IL PDF - che delinea la riforma) ecco l'annuncio di Renzi: «Un anno per rivoluzionare la scuola», con la ricetta. Due mesi di "campagna di ascolto" negli istituti. Nella Legge di stabilità "più soldi sulla scuola, perché non è un costo ma un investimento per il nostro futuro". Poi "a partire da gennaio i provvedimenti normativi". E un piano straordinario per 150mila assunzioni nel 2015.
Al primo punto della riforma della scuola "Renzi-Giannini" (il ministro della Pubblica istruzione si limita a un tweet ai suoi 27mila followers: «Oggi tiriamo una linea col passato. Percorso di rinnovamento coinvolgerà tutti») c'è "un piano straordinario per assumere 150mila docenti a settembre 2015 e chiudere le graduatorie ad esaurimento"."Noi diciamo basta ai precari e alla 'supplentite', ma ci vuole anche il coraggio di dire che si devono giudicare gli insegnanti e che gli scatti di stipendio devono essere sulla base del merito e non dell'anzianità". Stamattina, in un'intervista radiofonica, Renzi aveva chiarito:  "In cambio dell'assunzione, che naturalmente prevede un esborso noi chiediamo di cambiare le regole del gioco", chiedendo "più disponibilità degli insegnanti ad essere valutati". La campagna di ascolto. Il governo è pronto a fare la sua parte, prosegue, "cambiando tutte le leggi che vanno cambiate. Ma vi proponiamo di aiutarci a cambiare il Paese. Dal 15 settembre al 15 novembre andremo scuola per scuola, aula per aula a raccogliere le vostre opinioni. Scriveteci, criticateci, diteci la vostra. Coinvolgetevi. Sono anni che fanno le riforme passando sopra la vostra testa. Stavolta, no. Vogliamo affrontare questa sfida insieme", aggiunge Renzi. Ancora: "Mai più precari, dal 2016 solo concorsi, basta supplenze, la scuola fa carriera, la scuola si aggiorna, scuola di vetro, sblocca scuola, scuola digitale, cultura in corpore sano, le nuove alfabetizzazioni, fondata sul lavoro, la scuola per tutti, tutti per la scuola. Trovate i singoli punti nel documento allegato. Leggetelo, approfonditelo, discutetelo". Poi nella legge di stabilità, entro l'anno, dice il presidente del Consiglio, "mettiamo i soldi che servono, per questo progetto e per l'edilizia scolastica. Da gennaio i testi di legge. Il 2015 - dopo una lunga discussione - diventa l'anno della sfida. Vi propongo un patto, un patto educativo. Noi sul tavolo mettiamo le idee che vedete e tutto il coraggio che abbiamo, per evitare il coro di lamentele dei rassegnati e dei cinici che già dicono: 'Tanto non cambia mai nulla'. A voi chiedo di essere protagonisti e non spettatori". Chi vuole bene all'Italia, "vuole bene alla scuola. Renderla più giusta e più rispettata - conclude Renzi - è il nostro obiettivo. Lo facciamo insieme?». Una richiesta «Vi chiedo una mano». Il ministro Giannini: nessuna divergenza con Renzi. Nel pomeriggio il ministro ha tenuto una "sua" conferenza stampa per presentare le novità in materia di scuola. Nessuna divergenza con Renzi, ha assicurato, "stiamo camminando insieme per la buona scuola", e nessun rimpasto in vista. Sulla riforma Giannini spiega che i 150 mila insegnanti precari che saranno assunti fanno già il "loro dovere come gli altri", soltanto che non hanno la "certezza del loro posto di lavoro. Noi mettiamo una riga sotto a questo". Anche sul concorso non ci saranno stravolgimenti. Dal 2016 le assunzioni avverranno attraverso il concorso. "Dall'ultimo del 2012 sono stati assunti 12 mila docenti. Risolto il problema dell'organico di fatto e di diritto, il concorso sarà un'opportunità di lavoro qualificato". Sindacati divisi. Reazioni differenti nel mondo del sindacato. Il "progetto Renzi-Giannini è inaccettabile" dice l'Unicobas che conferma lo sciopero della scuola per mercoledì 17 settembre, con manifestazione dalla mattina sotto il ministero dell'istruzione. L'annuncio dell'assunzione nella scuola di 150.000 insegnanti viene salutata con favore da Susanna Camusso della Cgil che "rappresenta una svolta dopo anni di tagli alla scuola pubblica e di precarizzazione del personale".
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