sabato 15 febbraio 2014
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Mentre al Quirinale, una dopo l'altra, le delegazioni dei partiti sfilavano davanti al presidente Giorgio Napolitano, a Firenze Matteo Renzi ha cercato un ritiro dove poter incontrare chi volesse, lontano da occhi e teleobiettivi indiscreti. In attesa di andare allo stadio a vedere la partita della Fiorentina. Per scrivere la formazione di Governo, il segretario del Pd Matteo Renzi ha chiamato a Firenze due suoi consiglieri-papabili ministri. Li ha voluti con sè un pò per chiedere suggerimenti, un pò di più per corteggiarli e invitarli a far parte della squadra. Così, in un luogo top secret in centro a Firenze, il premier in pectore ha visto lo scrittore Alessandro Baricco e l'ad di Luxottica Andrea Guerra. Per il primo, Renzi pensava al dicastero della cultura. Per l'altro a uno legato all'economia. Finora entrambi non erano sembrati convinti. Soprattutto apparivano restii a mettere un pò da parte il mondo dei libri o un'azienda simbolo del made in Italy per gettarsi in un'avventura politica, per dedicarsi, quindi, a un mondo al quale finora hanno solo guardato con l'interesse degli attenti osservatori. Renzi non ha convinto Baricco, per Guerra si scoprirà a breve. Già domani il rottamatore potrebbe andare a Roma, forse per un incontro di chiarimento con Angelino Alfano. Gran cerimoniere del cantiere governo è il ministro Graziano Delrio, indicato come futuro sottosegretario alla Presidenza del consiglio o come ministro degli Interni. Anche oggi è stato in contatto telefonico costante con Renzi. Delrio potrebbe anche essere stato a Firenze, come ieri, che si è intrattenuto per un paio di ore con il sindaco, in Palazzo Vecchio. In città oggi sono arrivati anche Diego Della Valle e Carlo Rossella per seguire la partita Fiorentina-Inter in tribuna d'onore allo stadio Franchi, destinazione anche di Renzi in serata. Intanto, mentre dentro Palazzo Vecchio si stavano facendo i preparativi per il possibile trasloco, fuori i turisti e curiosi avvicinavano i cameraman per sapere dove fosse Renzi. Nonostante l'imminente salita al Colle, il segretario del Pd sta comunque progettando un ultima riunione di giunta per lunedì, in Palazzo Vecchio, per dare qualche indicazione sul lavoro da fare nei pochi mesi che mancano al voto e per salutare i suoi assessori. All'ordine del giorno potrebbe esserci il fascicolo "stadio". E magari Renzi potrà anche indicare chi vorrebbe come suo successore: Dario Nardella.
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