martedì 18 febbraio 2014
La Lega dice no​​. Fdi all'opposizione
LA BUSSOLA Uno slalom dalle mille insidie di Giovanni Grasso
INTERVISTA Lupi: «Due miliardi e mezzo per famiglie e casa»
"Attese forti su famiglia e lavoro"
COMMENTA E CONDIVIDI
Giornata di consultazioni per Matteo Renzi. In mattinata il premier incaricato ha incontrato alla Camera la delegazione di Centro Democratico con il leader Bruno Tabacci, Pino Pisicchio e Nello Formisano.Nel pomeriggio il segretario Pd ha visto  Svp, Lega, Scelta Civica e il leader del Ncd Angelino Alfano, già vice del premier Enrico Letta. Il giro di consultazioni si concluderà domani con i due maggiori partiti, Pd e Fi. Il Movimento 5 Stelle farà decidere gli iscritti con un referendum on line su come comportarsi. "L'assemblea dei portavoce del MoVimento 5 Stelle in Parlamento sta discutendo se andare da Renzie per le consultazioni. Ci sono posizioni differenti", hanno spiegato Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sul blog.Il segretario del Pd è arrivato a piedi, da solo, e una volta varcato uno dei portoni laterali di Montecitorio è stato scortato dai commessi ai quali ha chiesto più volte informazioni su dove dovesse andare. Piccolo intermezzo anche con i cronisti, dai quali si è fatto accompagnare in ascensore: "Very dangerous", ha commentato riferendosi ai giornalisti. Renzi, non appena entrato a Montecitorio, ha immediatamente iniziato a cercare Graziano Delrio. "Ci siamo persi Graziano...", dice rivolgendosi a un commesso che lo rassicura: "No, Delrio è già arrivato e la sta aspettando". Poco prima, intanto, Delrio aveva assicurato che "entro il fine settimana" Renzi riuscirà a formare il governo. "Il lavoro procede bene, siamo tranquilli", ha proseguito.Il segretario del Pd e premier incaricato Matteo Renzi non ha formalmente alcuna scorta, ma nel momento in cui giurerà al Quirinale, la sua protezione sarà assicurata dall'Aisi, il servizio segreto interno, cui spetta il compito di garantire la sicurezza del presidente del Consiglio. I servizi di tutela e i relativi livelli di protezione, sono disciplinati dal decreto ministeriale dell'11 settembre 2002 e, ha ricordato il Dipartimento di pubblica sicurezza in una nota del settembre 2013, "sono disposti e svolti con modalità indipendenti dalla volontà del soggetto tutelato". I servizi di tutela sono articolati su quattro livelli e, di norma, ai segretari di partito è assicurata una protezione di terzo o quarto livello, vale a dire un'auto blindata e uno o due agenti a protezione.Dopo la pausa-pranzo le consultazioni sono riprese puntuali. A chi gli chiedeva un commento su come si stessero svolgendo i negoziati Matteo Renzi ha risposto con uno stringatissimo "Tutto bene, grazie".  LE CONSULTAZIONINcd: "Fisco, lavoro e giustizia i nostri obiettivi" - "Noi vogliamo realizzare il Governo più riformatore, più rivoluzionario della storia recente perché abbiamo un desiderio grande. In questi 70 minuti abbiamo lavorato per realizzare i capitoli più importanti della rivoluzione liberale che in passato il centrodestra ha promesso, ma non realizzato: fisco, lavoro, giustizia. No a un Governo di sinistra o di centro sinistra. Noi vogliamo che nasca con la stessa maggioranza che ha sostenuto il Governo di Enrico Letta. Se si allarga a sinistra per noi non va bene. È emerso chiaramente che Vendola non c'è, il primo scoglio è superato". Così Angelino Alfano, leader di Ncd, al termine dell'incontro con Renzi.Scelta Civica: ''Noi in prima linea'' - "La nostra è una intenzione di partecipare profondamente a questa fase che deve essere di cambiamento radicale del Paese". Lo afferma Stefania Giannini, segretario di Scelta Civica al termine delle consultazioni con Matteo Renzi. "Una partecipazione convinta in prima linea, condividendo tutte le responsabilità, ha aggiunto. 'Noi abbiamo delle priorità che abbiamo ribadito e ci sembra che coincidano con quelle del presidente incaricato: lavoro e occupazione che in parte sono coincidenti: la pressione fiscale che è ormai è insostenibile e tutto quel pacchetto di liberalizzazioni e semplificazioni della macchina dello Stato".Il caso 5 stelle - Alle 13.30 si è tenuta un'assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle per decidere se partecipare alle consultazioni di Matteo Renzi ed eventualmente cosa dire al premier incaricato. Al momento, infatti, i 5 Stelle non figurano nel calendario delle consultazioni di Renzi per il nuovo Governo. La decisione se andare o meno a fare le consultazioni con il premier incaricato solleva molti dubbi tra i Cinque Stelle, sia tra i parlamentari, sia tra gli attivisti che già commentano in rete. Non senza qualche nota polemica di qualche parlamentare che teme 'pressioni' sui votanti. "È un momento importante per il gruppo, per questo, notando differenze nette di vedute all'interno dell'assemblea, chiediamo a voi di aiutarci a decidere se andare a meno alle consultazioni con Renzi". Grillo intanto lancia sul suo blog un sondaggio per chiedere alla 'base' la sua opinione. Lega: ''In disaccordo quasi su tutto'' -  Emerge "un desiderio di riaccentrare competenze e soldi e se è così noi non ci siamo e la Lega è dall'altra parte della barricata". Lo afferma il segretario della Lega Matteo Salvini al termine delle consultazioni con il premier incaricato Matteo Renzi. "Mai abbiamo pensato - prosegue Salvini - di dare un voto a un governo che esce dal Palazzo e meno che meno a un governo di sinistra. A differenza di M5S - sottolinea però - abbiamo voluto portare le nostre proposte ma ora rimane la via della battaglia Paese per Paese". Svp: ''Non abbiamo chiesto poltrone'' -  "Noi vogliamo il rafforzamento dell'autonomia e in questa ottica siamo disposti a assumerci più responsabilità". Lo ha affermato la Svp al termine delle Consultazioni con il premier incaricato Matteo Renzi. Tutti i diversi rappresentanti hanno sottolineato come da parte del segretario vi sia stata disponibilità a "confermare gli accordi presi in precedenza" e in alcuni casi anche a integrarli, conclude il presidente delle Autonomie al Senato Karl Zeller. Fdi: "Opposizione responsabile" - "Abbiamo ribadito la nostra protesta per il metodo che vede il terzo Governo passare sopra la testa italiani e che appare distante anche dall'idea che Renzi ha dato di sé". Lo afferma Giorgia Meloni a nome di Fdi al termine delle consultazioni con Matteo Renzi, sottolineando come il partito farà comunque "un'opposizione responsabile". "Fdi - dice infatti - valuterà il merito dei provvedimenti. Noi siamo interessati al tema delle riforme". Per quanto riguarda la legge elettorale Meloni sottolinea come Renzi abbia spiegato che la responsabilità della mancata introduzione delle preferenze sia di Forza Italia. Spazio poi anche per i Marò: Fdi poco prima di lasciare la sala ha infatti mostrato alcuni manifesti nei quali si chiede di salvare i due fucilieri. Psi: ''Conferma febbraio riforme e governo a breve'' - "Renzi ha riconfermato la scaletta, con partenza immediata della legge elettorale e delle riforme costituzionali a febbraio". Lo ha affermato il segretario del Psi Riccardo Nencini, al termine delle consultazioni con il futuro premier, sottolineando che per la formazione dell'Esecutivo i "tempi sono quelli di una velocità ponderata". "Abbiamo chiesto - dice poi - un cronoprogramma e di conoscere con certezza la maggioranza che sosterrà il Governo".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: