sabato 5 luglio 2014
«L'Europa - ha detto il premier - non può diventare la patria delle burocrazie e delle banche».
Renzi respinge l'attacco dei banchieri tedeschi
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"Abbiamo bisogno che la Gran Bretagna faccia parte dell'Ue nonostante le polemiche su Juncker". Lo ha ribadito il premier Matteo Renzi intervenendo al convegno Regioni in Europa - Europa delle regioni, organizzato a Castel Presule, a Bolzano. "L'Europa non può diventare la patria delle burocrazie e delle banche ma solo se mette in comune i valori e gli interessi dei cittadini. Non serve a niente condividere una moneta se non condividi un destino. Dobbiamo difendere l'Europa dall'assalto della tecnocrazia". Così Renzi al convegno sul ruolo delle Regioni."Non possiamo pensare di uscire dalla crisi se continuiamo a guardare a chi ha risultati diversi da noi, sull'economia come sulla disoccupazione, come causa dei nostri problemi", ha aggiunto Renzi."Se vogliamo costruire il futuro non possiamo esser schiacciati sul presente. Io sono considerato il rottamatore, che distrugge il passato. Non è così, per me la rottamazione non è cancellare il passato, passato è fondamentale. Poi c'era una questione legata a politici romani ma non lo ricordiamo qui..." ha sottolineato il premier italiano."C'è bisogno di una qualità che l'Italia ha perso: la fiducia in sè stessi, abbiamo perso autorevolezza perchè abbiamo perso autostima. Per anni l'Italia si è raccontata come un insieme di problemi ma l'Italia non è questo, ci sono valori educativi e culturali come la scommessa sul bello" ha anche detto Renzi."Consegnerò all'Europa un libretto di Chesterton 'Napoleone a Notting Hill' se non mi buttano fuori prima...". Così Matteo Renzi ironizza spiegando come il libro, con protagonista un sindaco pazzo "tema su cui sono sensibile", scherza, rifletta sull'identità per tenere insieme un popolo."Dobbiamo vincere la resistenza che l'identità sia una parolaccia se è il contrario di integrazione, il contrario di integrazione è disintegrazione e un atteggiamento vetero-leghista pensa di affermare l'identità facendo fuori gli altri" ha rilevato Renzi  sostenendo l'importanza dell'integrazione tra culture e identità.
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