lunedì 9 luglio 2012
​Il commissario Ue ha «molto apprezzato» le misure illustrategli stamattina dal premier. Il presidente Giampaolino: «È il primo provvedimento in cui si va verso una revisione qualitativa della spesa».
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​Il Governo Monti incassa l'apprezzamento di Bce, Ue e della Corte dei Conti per il decreto legge sulla spending review. Intanto il ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi, tranquillizza i sindacati: "Avremo un confronto leale senza veti con le organizzazioni sindacali. Non faremo nulla di traumatico, l'intervento consente gradualità". Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, però avverte che i posti letto negli ospedali diminuiranno di 7mila unità nel 2013.Mario Draghi, Presidente della Bce, pensa che la spending review aiuterà l'Italia a centrare gli obiettivi di bilancio. Il vicepresidente della Commissione Ue, Olli Rehn, tramite il suo portavoce ÒConnor, ritiene che il decreto legge sulla spending review sia "in linea con le raccomandazioni dell'Ecofin". Monti è a Bruxelles proprio per una riunione dell'Eurogruppo. Domani si riunirà l'Ecofin.Giudizio positivo sul decreto legge anche dalla Corte dei Conti. "È uno dei primi provvedimenti in cui si va verso la revisione qualitativa della spesa. È l'inizio - afferma il Presidente della Corte Luigi Giampaolino - di un procedimento virtuoso che la Corte ha sempre auspicato".I partiti, dopo avere esaminato il decreto assegnato in prima lettura alla Commissione Bilancio del Senato, fanno le prime valutazioni. "Scelte dolorose ma inevitabili. Bisogna essere comprensivi con il Governo" dice il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.Fabrizio Cicchitto, Presidente dei deputati Pdl, chiede parità di trattamento con il Pd. "Il Pd - dice Cicchitto -può modificare in Parlamento i provvedimenti, mentre il Pdl non può perchè interviene la mozione di fiducia".Il leghista Zaia, governatore del Veneto, annuncia che ricorrerà alla Corte Costituzionale contro il provvedimento. Il Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, si impegna a garantire ai cittadini tutti i servizi sanitari. Nichi Vendola, governatore della Puglia e leader di Sel, pensa che il decreto sulla spending review sia una manovra "di indole tremontiana".
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