domenica 27 agosto 2017
Ecco come i territori si stanno organizzando in vista dell’avvio dell’anno scolastico, che porta con sé grandi novità per gli obblighi di profilassi previsti dalle norme appena varate dal governo
Scuola e vaccinazioni famiglie alle prese con le nuove regole
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I genitori pugliesi possono dormire sonni tranquilli, sollevati dall’obbligo di dimostrare che i loro figli sono in regola con le vaccinazioni o di essere già in possesso della prenotazione per le vaccinazioni mancanti. In Puglia saranno ridotte al minimo le incombenze addossate ai genitori dalle nuove regole su vaccini e frequenza scolastica. Cosa prevedono queste regole? Chi ha bambini che frequentano gli asili nido o le scuole dell’infanzia dovrà presentare entro il 10 settembre la copia del libretto delle vaccinazioni oppure un’autocertificazione attestante l’avvenuta immunizzazione.

Per le altre scuole, il termine per consegnare la documentazione è il 31 ottobre. Ma, comunque, chi opta per l’autocertificazione avrà tempo fino al 10 marzo per sostituirla con i documenti ufficiali. La Regione Puglia, però, ha deciso che i controlli saranno fatti d’ufficio incrociando gli elenchi degli iscritti a scuola, distinti per istituto, con i dati dell’anagrafe vaccinale informatica regionale. Il risultato saranno tabulati particolareggiati che forniranno alle scuole un quadro della situazione comprensibile a colpo d’occhio: con i bambini già vaccinati contrassegnati da un codice verde quelli che non hanno completato il ciclo vaccinale riconoscibili da un codice giallo e da un codice rosso quelli inadempienti.

Anche il Lazio e la Toscana si sono attrezzati per evitare alle famiglie ogni disagio e la documentazione sarà acquisita grazie a un rapporto diretto tra le scuole e le Asl: le prime invieranno l’elenco degli iscritti alle seconde che penseranno a verificare la regolarità della situazione vaccinale di ciascuno studente, ad attivare le procedure previste per un eventuale recupero delle inadempienze e a inviare i certificati alle scuole. L’Abruzzo ha avviato una collaborazione tra gli Uffici scolastici territoriali e le aziende sanitarie della regione per velocizzare le pratiche burocratiche per i certificati. Sebbene le intenzioni siano ammirevoli, una semplificazione che preveda flussi informativi diretti tra scuola e Asl non è prevista dalla legge firmata il 31 luglio se non a partire dall’anno scolastico 2019/2020. Quelli in questione sono dati sensibili: secondo il Garante della privacy una strada ragionevole è che siano le Aziende sanitarie a mettersi direttamente in contatto con le famiglie, evitando uno scambio di dati tra uffici pubblici che può avvenire solo se è previsto per legge. E sono diverse le regioni ad aver scelto questa strada.

In Emilia Romagna chi ha figli con meno di sei anni riceverà la certificazione direttamente dall’azienda sanitaria, chi non ha le vaccinazioni a posto sarà invitato a mettersi in regola. Stesso iter anche in Umbria: una lettera dalle Asl per tutte le famiglie dei minori – entro il 10 settembre per chi ha bimbi tra gli zero e i sei anni, entro il 31 ottobre per tutti gli altri – con i certificati di avvenuta vaccinazione o con la data dell’appuntamento per mettersi in regola. Anche in Trentino sarà l’Azienda provinciale per i servizi sanitari a scrivere alle famiglie: riceveranno una lettera tutti i genitori di piccoli tra zero a tre anni, in cui si specifica se il minore è conforme o no agli obblighi vaccinali, mentre per la fascia di età tra 3 e 16 anni riceveranno una lettera solo i genitori che non hanno provveduto ad adempiere agli obblighi di legge. La situazione vaccinale di ciascuno si può verificare su un sito apposito a cui si accede con la tessera sanitaria. A chi ha rispettato tutti gli obricevuto blighi basterà stampare l’attestato lì presente e consegnarlo ai servizi per la prima infanzia. Chi non è in regola dovrà richiedere un appuntamento e stampare e consegnare a scuola l’attestato di richiesta.

Il Friuli Venezia Giulia per l’anno in corso favorirà l’autocertificazione riservandosi di attuare tutti i controlli – ma senza altri oneri per le famiglie – entro il 10 marzo 2018. L’autodichiarazione comprende un talloncino che chiede ai genitori il consenso al trattamento dei dati personali, accordandolo, le famiglie consentiranno agli uffici scolastici e alle Asl di scambiarsi i dati necessari per le verifiche. Anche la Lombardia – dove tutti i genitori coinvolti dal problema hanno già o riceveranno una lettera che specifica scadenze e obblighi – si punterà sull’autocertificazione in attesa di far partire i controlli incrociati. Da gennaio, però, le famiglie potranno scaricare direttamente online il certificato vaccinale originale. In Liguria le Asl invieranno entro il 10 settembre due diversi tipi di lettera alle famiglie con figli minori di sei anni: una a chi ha assolto tutti gli obblighi previsti dalla legge, l’altra agli inadempienti. In queste ultime, sarà proposto un appuntamento per completare l’iter vaccinale.

Anche in Basilicata saranno convocate solo le famiglie inadempienti, che riceveranno l’invito a presentarsi per le vaccinazioni: tutti gli altri sono tenuti a compilare il modulo dell’autodichiarazione e a presentarlo alle scuole. La semplificazione sarà la prassi anche in Piemonte dove entro il 31 agosto le Asl invieranno alle famiglie non in regola con gli obblighi vaccinali una lettera con data e ora dell’appuntamento per i recuperi. Ai genitori sarà necessario controfirmare la lettera e presentarla a scuola, a testimonianza della volontà di vaccinare i propri figli. A chi è in regola – e quindi non avrà ricevuto alcuna comunicazione dalla Asl – basterà scaricare dal sito della Regione il modulo di autocertificazione e compilarlo. Sms e app sono gli strumenti messi in campo dalla regione Veneto per facilitare la vita ai genitori. Già da anni è in funzione una app – si chiama VaccinAzioni Veneto – che consente di accedere all’anagrafe vaccinale e ai dati utili per compilare l’autocertificazione. Una app attraverso cui accedere alla propria storia vaccinale sarà a disposizione anche in Campania, ma dal primo ottobre, data in cui sarà attivo anche il registro vaccinale informatizzato.




Sì, per i bambini che devono frequentare l’asilo nido e la scuola per l’infanzia. No per la scuola primaria e secondaria (fino a 16 anni): i ragazzi possono frequentare la scuola ma i genitori vanno incontro a una multa tra i 100 e i 500 euro. Chi ha già avuto una o più malattie tra quelle per le quali è richiesto il vaccino. Chi si trova in specifiche condizioni cliniche documentate che controindichino, in maniera permanente o temporanea, la somministrazione del vaccino. Tali condizioni devono essere certificate dal pediatra o dal medico di base. Se mio figlio è in regola con tutte le vaccinazioni come faccio a dimostrarlo alla scuola? Presentando una copia del libretto delle vaccinazioni oppure un’autocertificazione entro il 10 settembre 2017. L’autocertificazione dovrà in ogni caso essere sostituita da una copia del libretto delle vaccinazioni entro il 10 marzo 2018. Dove trovo il modulo per l’autocertificazione? Quasi tutte le Regioni e anche molti Comuni italiani lo hanno già reso disponibile online, sui loro Cosa succede se autocertifico le vaccinazioni di mio figlio ma poi lui non risulta vaccinato? La procedura del decreto legge prevede numerosi inviti da parte delle Asl prima di procedere con le sanzioni. Pertanto eventuali errori commessi, uniti alla volontà del genitore di regolarizzare la situazione, non comporteranno multe. Prima di procedere con le sanzioni si prevede almeno un ammonimento formale effettuato tramite raccomandata. Nessuno può rischiare di ricevere una sanzione senza esserne Se non riesco a effettuare una vaccinazione a mio figlio che ha meno di sei anni entro il 10 settembre, può frequentare l’asilo nido e la scuola dell’infanzia? Sì, purché il genitore dimostri di avere già un appuntamento per effettuare le vaccinazioni. Se non riesco a effettuare una vaccinazione a mio figlio che ha più di sei anni entro il 10 settembre, può frequentare la scuola (dalle primarie alle medie Sì, purché il genitore dimostri di avere già un appuntamento per effettuare le vaccinazioni. Se la situazione vaccinale non verrà regolarizzata, i genitori possono incorrere in una sanzione da 100 a 500 euro. Entro quale data va presentata la documentazione per l’anno scolastico 2017/2018? Per i servizi educativi e le scuole dell’infanzia la scadenza è il 10 settembre. Per le altre scuole dell’obbligo la scadenza è il 31 ottobre. Se pago la sanzione devo sottoporre comunque mio figlio alle vaccinazioni? Il pagamento della sanzione esonera il bambino dalle vaccinazioni mancanti. Nonostante il pagamento della sanzione, i bambini non vaccinati non possono accedere ai nidi e alle scuole materne. Per i bambini nati dal 2001 al 2016: anti-epatite B, anti-tetato, anti-poliomielite, anti-difterite, anti- morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, Per i bambini nati a partire dal 2017: a tutte quelle sopra elencate, va aggiunta l’antivaricella. L’Azienda sanitaria locale, ma per evitare un sovraccarico del servizio e l’allungarsi dei tempi di attesa le Regioni potranno avvalersi della collaborazione dei pediatri e dei medici di famiglia.


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