Matteo Renzi assieme il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan (Fotogramma)

Dopo la sconfitta al referendum costituzionale e l'annuncio delle dimissioni del capo del governo Renzi, ecco le tappe della crisi di governo.

LUNEDI' 5 DICEMBRE: I COLLOQUI CON IL COLLE

Il premier Renzi in mattinata è salito al Colle per un primo confronto con il capo dello Stato. Alle 18.30 si è poi svolto il Consiglio dei ministri per "comunicazioni urgenti" del primo ministro. A seguire Renzi è risalito al Colle per confermare la volontà di dimettersi e dichiarare la disponibilità a formalizzarle dopo il varo della legge di bilancio al Senato. Il presidente della Repubblica nel colloquio mattutino aveva chiesto esplicitamente di mettere la manovra al riparo dalla crisi politica.

MERCOLEDì 7 DICEMBRE: MANOVRA LAMPO E DIREZIONE PD

Per consentire a Renzi di formalizzare le proprie dimissioni senza creare incertezze sui conti pubblici, si valuta di accelerare notevolmente l'esame della legge di bilancio al Senato e di consentirne l'esame finale entro mercoledì. Si lavora perché il Senato licenzi la manovra così come è arrivata dalla Camera, senza correzioni. Il Pd stesso nel pomeriggio di mercoledì riunirà la Direzione. Renzi, ormai dimissionario, andrà a misurare la sua leadership e capire quanta parte di partito resta sulla sua linea. In quella sede dovrebbe confermare anche la sua sofferta permanenza alla guida del Pd come segretario. La Direzione deciderà anche quale posizione assumere sulla nascita di un nuovo esecutivo e sulla formulazione di una nuova legge elettorale. La Direzione stabilirà anche i tempi del Congresso e delle primarie per la scelta del candidato-premier delle prossime politiche.

VENERDI' 9 NOVEMBRE: LE DIMISSIONI DI RENZI

Al ritorno di Mattarella da Milano, Matteo Renzi dovrebbe consegnare formalmente le dimissioni.

LUNEDI' 11 DICEMBRE: INIZIO DELLE CONSULTAZIONI

Lunedì 11 inizieranno al Colle le consultazioni dei gruppi parlamentari. Al termine delle consultazioni, Sergio Mattarella affiderà l'incarico di sondare l'esistenza di una maggioranza in Parlamento. Tra i nomi in ballo per l'incarico di premier: il presidente del Senato Pietro Grasso; il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan; il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni; il ministro della Cultura Dario Franceschini; il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Entro la settimana di Natale il nuovo governo dovrebbe essere in carica.