sabato 6 agosto 2022
Le fiamme sono giunte fin vicino alle case e a un campeggio nei pressi di Duino con 1.300 ospiti, che è stato in parte evacuato
Un nuovo incendio di notevoli dimensioni è divampato nella tarda mattinata di oggi, nella zona di Duino, sul Carso

Un nuovo incendio di notevoli dimensioni è divampato nella tarda mattinata di oggi, nella zona di Duino, sul Carso - Ansa

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Il fuoco flagella di nuovo la Penisola, con roghi che, da Nord a Sud, stanno devastando aree boschive e minacciano centri abitati e vie di comunicazione. Da ieri, poco dopo le 12, il Carso è di nuovo in fiamme ed è stata anche una giornata d’inferno per il traffico intorno a Trieste perché l’incendio è divampato proprio dietro alla stazione di servizio di Duino nord dell’autostrada e, spinto dal vento, si è velocemente propagato verso San Giovanni di Duino.

Nel pomeriggio le fiamme sono giunte fin vicino alle case e a un campeggio nei pressi di Duino con 1.300 ospiti, che è stato in parte evacuato, così come un supermercato e alcune abitazioni. La Guardia costiera ha salvato 9 turisti tra cui un bambino che, raggiunta la spiaggia a piedi, al ritorno non hanno potuto proseguire, bloccati dalle alte lingue di fuoco. Qualcuno è stato ospitato nelle strutture di accoglienza appositamente allestite.

Senza contare i danni strutturali alla sede ferroviaria, il fumo e l’odore acre sono giunti fino a Trieste. Chiusa l’autostrada nel tratto verso Monfalcone. Intasate, di conseguenze, le strade alternative. Il vicesindaco di Duino, Mitja Petelin, dove si è concentrato l’incendio, ha firmato un’ordinanza per chiedere «ai cittadini di tutto il territorio comunale di non muoversi di casa, se non per estrema necessità e di indossare le mascherine Ffp2 se si esce».

A sera la situazione è leggermente migliorata, anche perché intorno alle 16 è cominicato a piovere su Trieste e zone limitrofe. Ma l’emergenza non è finita. Le operazioni di spegnimento sono proseguite per tutta la notte e se il vento non dovesse soffiare forte, potrebbero concludersi nella giornata di oggi. Solo al termine degli interventi dei vigili del fuoco e della Protezione civile sarà possibile stilare un più preciso elenco dei danni provocati dalle fiamme.

Trieste però non è un’eccezione. D’altronde, in Unione europea dal primo gennaio a oggi si è stabilito il record dei roghi che complessivamente hanno avvolto un’area di 600mila ettari, più della Liguria (542mila), una cifra quasi 4 volte la media degli ultimi 16 anni. E nemmeno in Italia Trieste fa eccezione: a Sassari è andato a fuoco uno stabilimento di smaltimento dei rifiuti, con preoccupazione tra gli abitanti della zona. Castel del Monte, invece, ex maniero federiciano del Patrimonio Unesco, in Puglia, è stato evacuato per un incendio che ha raggiunto la pineta antistante il monumento. Evacuate anche ville e strutture ricettive della zona, alla periferia di Andria.

E, sempre in Puglia, un vasto incendio si è acceso sulla litoranea tra Tricase Porto e marina di Andrano, nei pressi della Torre del Sasso: è un’area di macchia mediterranea del Parco Otranto-Bosco di Tricase-Santa Maria di Leuca. Il fronte del fuoco, lungo più di un chilometro, finora ha distrutto circa 40 ettari di macchia mediterranea. Evacuare numerose abitazioni. Paura anche per i numerosi bagnanti che ieri affollavano la costa. La stessa zona in passato per due volte è stata interessata da roghi simili.

Un altro incendio ha riguardato inoltre San Cataldo, a Lecce, dove le fiamme hanno distrutto 10 ettari di vegetazione. E, infine, un altro incendio, stavolta di sterpaglie, è divampato poco dopo le 16 a Guidonia Montecelio, nei pressi di Roma: interessato vicolo De Cabellis, all’incrocio con via Ildebrando, nella zona di Cesano. Nessuna persona risulta coinvolta. Il fuoco si è propagato fino a ridosso del centro abitato e i vigili del fuoco hanno provveduto preventivamente diversi nuclei familiari.

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