martedì 19 maggio 2015
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Ecco alcune reazioni alla Prolusione del cardinale Bagnasco all'assemblea della Cei.

AGESC: ECCO LA BUONA SCUOLAL’intervento di oggi del Cardinale Bagnasco alla 68° Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana in corso a Roma, ha ricordato "i 300mila dal Papa un anno fa per un vero patto educativo, per una buona scuola in Piazza San Pietro". Il presidente della Cei ha posto così l’accento sulla passione "per il futuro del Paese, che passa attraverso l’educazione delle giovani generazioni". “Ed è proprio questo, l’educazione integrale per tutti, libera da schemi statalisti ed antiliberali, che chiediamo per gli adulti di domani", ha affermato il presidente nazionale dell’Agesc Roberto Gontero. "Sì alla scuola libera, non perché sganciata dal sistema nazionale, ma perché scelta dai genitori, primi ed insostituibili educatori dei loro figli. Il presidente della Cei ha sostenuto la necessità di attuare quanto previsto dalla legge 62/2000 a proposito del ‘sistema italiano della pubblica istruzione", nel quale sia le scuole statali che paritarie vengono riconosciute a pieno titolo pubblico servizio. "‘Siamo molto confortati dal pensiero del cardinale Bagnasco anche sulla questione dell’insegnamento della parità di genere in tutti gli istituti", ha proseguito Gontero, che "nasconde oggi il progetto di introdurre nelle scuole una teoria per la quale maschi e femmine non sarebbero determinati dal sesso, bensì dalla cultura. ‘E questo come genitori cattolici – conclude Gontero - non possiamo proprio accettarlo".

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI"Accogliamo con grande sintonia e conforto la chiarezza con cui Bagnasco fa riferimento alla famiglia e al matrimonio come a un patrimonio dell'umanita. Un riconoscimento del valore della famiglia come società naturale, non solo come valore sacramentale ma come un'esperienza di bene per sè e per gli altri, sperimentabile da tutti gli uomini e le donne". Lo scrive il Forum delle Associazioni familiari.  "Per questo - si legge - condividiamo l'allarme per il ddl sulle cosiddette unioni civili e convivenze. Confidiamo che - continua il Forum delle Associazioni familiari - il Parlamento raccolga l'invito a recuperare maggiore equilibrio su questo tema, e soprattutto riscopra il buon senso di non imporre a colpi di maggioranza l'ideologia di pochi al senso comune dei molti". AIART "La famiglia è messa in pericolo anche dai modelli che passano attraverso la tv, commerciale e a volte anche da quella del servizio pubblico. La famiglia tradizionale, basata sull'unione tra un uomo e una donna, spessa è vista in modo folkloristico dai mass media, come se fosse passata di moda, ma questo è falso. Siamo con la Cei e col cardinale Bagnasco"; lo afferma una nota dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart. "Serve difendere la famiglia, dal punto di vista del diritto, del fisco, ma anche e soprattutto dagli assalti che subisce sui media - continua la nota -. E la tv ha grandi responsabilità. In tanti questo per anni non lo hanno voluto vedere, o ne hanno sottovalutato gli effetti negativi". RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO "Siamo grati al cardinale Bagnasco che ha voluto ancora una volta richiamare l'attenzione sulle emergenze spirituali e sociali del nostro tempo; tra queste gli attentati subiti dalla famiglia. Non c'è dubbio che anche nelle nostre case, oggi, tocchiamo tanta miseria umana, quella carne sofferente alla quale Papa Francesco continuamente chiede di rivolgere la nostra cura pastorale". Così il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, RnS, Salvatore Martinez commenta le parole del cardinale Bagnasco nella sua prolusione alla 68esima Assemblea Generale della Cei. SCIENZA & VITA "Accogliamo con interesse e attenzione le parole del cardinale Angelo Bagnasco nella sua prolusione all'assemblea generale della Cei, sui temi della scuola e della famiglia"; è quanto afferma Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell'associazione Scienza & Vita. "Ancora una volta, i vescovi italiani sentono la necessità di un richiamo forte a tenere alta la guardia sulla colonizzazione ideologica del gender nelle scuole, attività surrettiziamente mascherata da corsi contro l'omofobia: si usa un argomento legittimo per veicolare finalità arbitrarie". Allo stesso modo, "attraverso la sponsorizzazione di presunti diritti alla genitorialità, si trasmette come pratica legittima lo sfruttamento e la mercificazione delle donne con l'utero in affitto. La decostruzione della famiglia con equiparazioni poco chiare e il persistente tentativo di liquefare la differenza di genere attraverso l'indottrinamento dei più giovani sono due aspetti di uno stesso disegno su cui occorre la nostra massima vigilanza".IL CEIS "I dati presentati dal cardinale Bagnasco sull'uso di droghe e di alcol da parte dei giovani sono un vero e proprio campanello d'allarme per tutta la nostra società". Lo dichiara Roberto Mineo, presidente del Ceis don Picchi in merito ai dati presentati dal cardinale Angelo Bagnasco sull'uso di droghe e alcol da parte dei giovani italiani. "I giovani - continua - rischiano di essere le prime vittime della mancanza di punti di riferimento certi e sicuri. L'indebolimento della famiglia sta creando ormai squilibri che vanno affrontati subito".  MOVIMENTO PER LA VITA"Sulla colonizzazione delle scuole con l'ideologia gender e sulle leggi in discussione in Parlamento che vorrebbero ridefinire il perimetro della famiglia, forse anche i cattolici hanno diritto a dire la loro": lo afferma in una nota il presidente del Movimento per la Vita Italiano, Gian Luigi Gigli, commentando il messaggio del presidente della Cei. Parlando poi delle reazioni al messaggio del cardinale Bagnasco, Gigli sottolinea che "il Parlamento è certamente sovrano, ma i cattolici che svolgono azione politica, anche in Parlamento, non sono necessariamente tenuti a diventare schizofrenici, dividendo le loro personali convinzioni in tema di famiglia e di educazione dall'azione propositiva in politica e dall'attività parlamentare. Semmai dovrebbero farlo con più coraggio, confrontandosi con la voce autorevole dei loro vescovi e talora dilatando i propri orizzonti, anche grazie al loro insegnamento. Il Movimento per la Vita Italiano lo farà, attraverso i propri aderenti, soprattutto, come nel carisma che gli è proprio, sui temi della vita, che sono purtroppo sempre più frequentemente presenti in negativo nell'agenda politica. Basti pensare alla compravendita di gameti e alla cosiddetta maternità surrogata, per favorire presunti diritti individuali nei paesi ricchi, non esitano a schiavizzare i corpi delle donne dei Paesi poveri".

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