mercoledì 19 luglio 2017
A 6 anni l’arrivo con un ricongiungimento
 Rap e giurisprudenza «Qui vedo il futuro»
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«Considero quello tra me e la Costituzione italiana un amore vero e corrisposto, ostacolato solo dagli sguardi di alcune persone che non sono ancora pronte a vederci insieme». Descrive così il suo sentirsi italiana Ihsan, ventiquattrenne originaria di Casablanca, in Marocco, studentessa al quinto anno di Giurisprudenza. Ihsane abita a Ciano d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, e oltre agli studi, lavora in una cooperativa per richiedenti asilo. Nel tempo libero si dedica al rap e al teatro. Ha fondato anche un’associazione, Re-generation, che si occupa di educazione interculturale nelle scuole e attraverso il rap parla agli studenti di questioni come l’immigrazione, la diversità e la cittadinanza.

Un tema, quest’ultimo, che le sta molto a cuore. Ihsane è arrivata in Italia quando aveva sei anni grazie a un ricongiungimento familiare. Il padre e la madre hanno ottenuto la cittadinanza italiana appena due settimane dopo il suo diciottesimo compleanno. Adesso lei spera nell’approvazione dello Ius culturae. «Per me è stato molto doloroso ricevere questa risposta, mi sono sentita come rifiutata, come venisse negata la mia stessa identità. Diventare cittadina italiana sarebbe il coronamento di un sogno, un sogno i cui presupposti sono scritti nella nostra stessa Costituzione». Per Ihsane, che ha compiuto tutti i suoi studi in Italia, non si tratta solo di opportunità mancate. «Quello che mi manca è l’essere riconosciuta per quella che sono, una ragazza che studia, lavora e sogna un futuro».

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