mercoledì 20 ottobre 2010
È giallo su "Vieni via con me" la trasmissione in onda sulla terza rete. I riflettori si accendono sui compensi agli ospiti. La direzione generale: troppi 250 mila euro per il regista di "La vita è bella".
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Fino all’ultimo sarà suspance anche per l’annunciatissimo programma di Fazio e Saviano: "Vieni via con me". Quando ieri sera tutta la questione sembrava chiarita, dopo che al termine di una giornata di fuoco, costruita sul pretesto dei cachet eccessivi degli ospiti (Paolo Rossi, Roberto Benigni, Antonio Albanese), la direzione generale della Rai ha ripetutamente affermato che ogni problema era stato risolto e Benigni ha detto che è pronto a partecipare gratis, invece che per 250 mila euro a puntata, ecco arrivare la dichiarazione, da "giallo" d’autore, del direttore di Raitre Paolo Ruffini: «Non sono sicuro se dopo quello che è successo Fazio e Saviano abbiano ancora intenzione di fare il programma, né se in questo clima ci siano le condizioni per farlo come si deve». Subito dopo Saviano ha messo il carico: «A oggi non ci sono le condizioni per andare in onda serenamente. Non si vuole che le storie che ho scritto vengano raccontate».Sembra il ripetersi del cliché che ha portato al pieno di ascolti per la prima puntata di "Annozero" e per la prima di "Report". Anche per "Vieni via con me", lanciato da molti giorni con spot sui canali di Viale Mazzini (nonostante inizi l’8 novembre), con tutti gli spazi pubblicitari già venduti, c’è stato l’allarme lanciato da conduttori e direttore di rete su un possibile stop per questioni di cachet. La direzione generale e la "vice" Lorenza Lei, hanno smentito «nella maniera più ferma e decisa». C’è «solo un doveroso approfondimento in merito a richieste economiche molto significative». Quindi si annota il sospetto che «alcune notizie vengano fatte filtrare, accampando inesistenti motivazioni politiche per forzare la trattativa».Tutta la sinistra politica, interna ed esterna alla Rai, ha lanciato "l’allarme censura". I responsabili e gli ospiti del programma sostengono che la vera questione non sono i soldi. Il manager di Roberto Benigni, Lucio Presta, la definisce «una scusa», perché è stata l’azienda a offrire 250 mila euro. «Lunedì mi hanno proposto un decimo della cifra: prendere o lasciare. Io ho lasciato. Ma Benigni ha detto a Saviano che interviene gratis». Ruffini ha spiegato che il progetto e i piani spesa erano pronti da mesi e nessuno in Rai ha obiettato, ma «c’è ancora da firmare il contratto con Endemol», che produce il programma. Insomma, «la Rai vuole "Vieni via con me" o ne ha paura?». Per il comico Albanese «la questione economica è una balla galattica». «Una chiara fesseria. Sono tentativi di non farci lavorare con serenità», ha sostenuto Saviano. Ironico Rossi: «Non sarà mica una nuova edizione di Mistero Buffo?». In seguito l’azienda ha spiegato che la vicenda Benigni «è in via di risoluzione positiva. Se verrà gratuitamente tanto meglio». E «non c’è alcun problema con Endemol». Il programma «andrà in onda regolarmente».
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