venerdì 1 luglio 2016
​«È stato molto emozionante... ». Il racconto della sindaca di Roma a Radio Vaticana. Il ruolo della Chiesa, l'emergenza rifiuti nella Capitale, il taglio agli sprechi nei servizi e le Olimpiadi...
Raggi: «Colpita dall'umanità del Papa»
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"È andato molto bene, è stato molto emozionante. Era chiaramente la prima volta che incontravo il Santo Padre. Ho scoperto una persona veramente molto umana; sono rimasta profondamente colpita". Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi ha raccontato il suo primo incontro con Papa Francesco in Vaticano.

Confessioni rilasciate nel corso di una intervista alla Radio Vaticana subito dopo la visita al Pontefice nel corso delle quali ha poi sottolineato l'importanza del riscatto morale e spirituale di Roma.
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Nell'intervista Raggi ha parlato di necessità di un "riscatto morale" di Roma. È "necessario che i romani capiscano che c’è qualcosa che va aldilà del proprio bene: il bene comune, l’interesse generale; è qualcosa che supera il particolarismo e l’egoismo".

Sul ruolo della Chiesa, Raggi dice di aver apprezzato l’Enciclica Laudato si’. Parole "attuali e moderne", che parlano "di cambiamenti climatici, di urbanistica come, talvolta, di uno scempio al paesaggio, dello spirito di comunità, delle persone più fragili. C'è molto della
società romana di oggi. Collegato a questo c'è il tema dei rifiuti, particolarmente attuale in questi giorni a Roma: "Ritengo fondamentale uscire da questa fase di pre-emergenza o quasi emergenza e ricominciare a programmare in maniera ordinata".Sulla Roma dei poveri, degli immigrati, la sindaca dice che "effettivamente le persone più fragili hanno bisogno di più attenzioni", anche dal punto di vista economico.

Attenzione poi ai servizi alla famiglia, tagliando gli sprechi. E sulle Olimpiadi ha ricordato che "proprio l’anno scorso nel 2015 noi abbiamo finito di pagare la rata annuale da 92 milioni di euro dei Mondiali di Italia ’90. Fatevi i conti e capite quanto questi eventi pesano sulle spalle dei cittadini (...). In questo momento abbiamo un debito di 13 miliardi di euro solo sulla gestione straordinaria e credo che chiedere ai cittadini di indebitarsi per almeno altri 20, 30, 40 anni, non sia etico, non sia giusto".
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