mercoledì 10 aprile 2019
L'emittente rischia la chiusura dopo 43 anni per i tagli ai fondi pubblici voluti dal governo. Così rischiano il posto più di 100 persone, tra giornalisti e tecnici
Radio Radicale: cdr chiede incontro urgente a Di Maio e Crimi
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Un incontro con il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, e «se lo vorrà» anche con il sottosegretario all'editoria Vito Crimi. A sollecitarlo è il Cdr di Radio Radicale, per fare in modo che il governo intervenga al fine di scongiurare la chiusura della radio dopo 43 anni di attività proprio per i tagli all'editoria previsti dall'esecutivo giallo-verde.

«Abbiamo atteso qualche giorno per rispondere con calma e in maniera pacata alle affermazioni pubblicate dal sottosegretario Crimi sul suo profilo facebook - spiega in una nota il comitato di redazione - Sui bilanci e sull'assetto azionario di Radio Radicale ha già replicato l'Azienda». Da parte nostra però, aggiungono i giornalisti dell'emittente, «torniamo a chiedere un incontro urgente al ministro del lavoro Luigi Di Maio per sottoporgli il problema delle oltre 100 persone tra giornalisti, tecnici, personale amministrativo e archivisti (a cui si aggiungono i collaboratori e i dipendenti dell'indotto) che perderanno il proprio lavoro a causa delle decisioni del governo». Inoltre, dicono alla fine, «se lo vorrà saremo ben lieti di incontrare anche il sottosegretario Crimi».

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