venerdì 30 gennaio 2015
Nelle due votazioni del venerdì il quorum non è stato raggiunto ma ora i riflettori sono puntati sulla seduta di sabato mattina quando basteranno 505 voti. Il Pd resta unito sul nome di Sergio Mattarella e il premier si rivolge agli altri partiti perché lo appoggino e prosegue nel pressing su Alfano. I centristi potrebbero convergere. Fi annuncia: voteremo scheda bianca. La prima votazione, la protesta di Berlusconi | Renzi: candidatura che unisce il Pd
VIDEO L'unica presenza di Mattarella su YouTube  LA STORIA Tutti gli uomini del Quirinale  IL RITRATTO  Mattarella, dalla sfida con Berlusconi alla legge elettorale(Cinzia Arena) L'ANALISI Fattore tempo e rischi calcolati (Giovanni Grasso) 
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Altre due fumate nere. Come da previsioni la giornata di venerdì si conclude con un nulla di fatto. Il quorum di 673 si rivela impossibile da raggiungere dopo che giovedì è saltato l'asse Renzi-Berlusconi. I riflettori a questo punto sono puntati sulla seduta di sabato mattina, quella considerata cruciale: il quorum scenderà a 505 e Renzi e il Pd sono convinti di farcela senza intoppi. Il centrodestra intanto si divide sul da farsi, con Fi sulle barricate e i centristi pronti a convergere su Mattarella. 

  Quorum mancato per altre due volte. Doppia fumata nera per l'elezione del presidente della Repubblica nella giornata di venerdì. A Montecitorio nessuno dei candidati votati ha raggiunto il quorum richiesto, come ampiamente previsto, non è stato raggiunto il quorum dei due terzi, con 538 schede bianche. Nella prima seduta di venerdì le schede bianche sono state 531, 26 le nulle, su un totale di 953 votanti. Il più votato Ferdinando Imposimato con 123 voti (indicato dai grillini) seguito da Vittorio Feltri (candidato di bandiera di Fdi e Lega) con 51 voti, Luciana Castellina (31 voti), Emma Bonino (23) e Stefano Rodotà (22). Lo spoglio della terza votazione (969 votanti) ha dato questi risultati: 513 bianche, 26 nulle, 70 i voti dispersi, Imposimato 126, Feltri 56, Castellina 33, Bonino 23, Rodotà 22. Sabato mattina i numeri per Mattarella ci sono. Solo sabato scenderà in lizza Sergio Mattarella, candidato designato. Il Pd resta unito sul suo nome, avanzato da Matteo Renzi. E può contare sul sostegno esplicito di Sel, Scelta civica e di parte del gruppo misto. Numeri risicati ma che potrebbero diventare maggioranza solida se Area popolare, come sembra, confluirà su Mattarella.

  L'appello di Renzi alle forze politiche. "Finite le prime tre votazioni, siamo arrivati al momento chiave. Siamo di fronte alla concretapossibilità che una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato come Sergio Mattarella, diventi il Presidente della Repubblica con un voto ampio di settori della maggioranza e dell'opposizione parlamentare. Non è  una questione che riguarda un solo partito: la scelta del Capo dello Stato interpella tutti senza distinzioni". Questo l'appello del premier Matteo Renzi al termine della terza votazione. "Per questo - prosegue Renzi - auspico che sul nomedi Sergio Mattarella - Presidente della Repubblica di tutti gli italiani - si determini la più ampia convergenza possibile per il bene comune dell'Italia". Un appello che è rivolto in particolare agli alleati di governo di Ncd sui quali per tutta la giornata è stato fatto un serrato pressingArea popolare vrso soluzione positiva. Nunzia De Girolamo, capogruppo di Area Popolare (Ncd-Udc) annuncia in mattinata che l'ordine di scuderia per domani è votare ancora scheda bianca. Nel partito di Alfano però ci sarebbe una spaccatura tra chi ritiene sbagliato rompere con Renzi proprio sul Qurinale e chi invece appoggia la linea non-dialogante di Berlusconi. In particolare Alfano si troverebbe in una situazione paradossale in quanto in qualità di ministro dell'Interno a non  votare il futuro presidente della Repubblica. Ci sarebbe inoltre una pattuglia di grandi elettori del Ndc di origine siciliana assolutamente decisa a votare il primo presidente proveniente dall'isola. In serata, prima dell'assembela dei grandi elettori centristi, trapela la notizia che Area Popolare starebbe valutando ilsì alla candidatura di Sergio Mattarella. L'appello del premierMatteo Renzi, secondo quanto si apprende, avrebbe convinto unaparte dei vertici centristi. "Si va verso una soluzione positiva",sottolinea una fonte parlamentare vicina ai vertici di Ap. 

Forza Italia divisa poi conferma: scheda bianca. L'idea di votare scheda bianca come deciso ieri da Berlusconi con il suo partito, confermata in serata da Renato Brunetta, ha creato molti dubbi all'interno del partito e ad alimentare i sospetti che poi nel segreto dell'urna l'ordine di scuderia non venga rispettato in particolare dall'area guidata da Raffaele Fitto che potrebbe fare uno sgambetto al leader azzuro e che oggi è tornato con forza a chiedere l'annullamento dei vertici del partito. Ecco perché per tutta la giornata si sono intensificati i contatti tra l'ex premier, rientrato ad Arcore, e i fedelissimi azzurri per ipotizzare un "piano b". Esplicitato ma poi ritirato: quello di disertare la quarta votazione. A Palazzo Giustiniani in serata incontro tra Denis Verdini, Gianni Letta,Pier Ferdinando Casini, Lorenzo Cesa, e Angelino Alfano.   Alle 21 assemblea congiunta dei parlamentari M5S. La linea sulla quale punterebbero i vertici 5 Stelle è quella di sostenere il nome di Ferdinando Imposimato anche alla quarta chiama. Ma nonostante il duro attacco lanciato dal blog di Grillo contro Mattarella nel partito ci sarebbe la tentazione di convergere sul nome indicato da Renzi.

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