sabato 19 dicembre 2020
Un milione di italiani in movimento, da Nord a Sud. Controlli serrati in stazioni, aeroporti e strade. Fontana: era facile prevederlo. De Luca: cerchiamo di fermare i contagi da importazione
A Milano in attesa di salire sul bus per l'aeroporto di Orio al Serio

A Milano in attesa di salire sul bus per l'aeroporto di Orio al Serio - Ansa

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Tamponi, mascherine e distanze. Nel piccolo-grande esodo di Natale nell’era Covid si viaggia così. Ieri, nell’ultimo week-end libero per potersi spostare prima delle vacanze natalize, sono in tanti ad aver preso d’assalto stazioni, aeroporti e autostrade: un milione di italiani che si sono messi in viaggio.

A Milano, i biglietti delle Frecce per Napoli erano praticamente esauriti e anche per oggi e domani, sul sito di Trenitalia restano pochissimi posti. I treni viaggiano comunque al 50% di capienza per rispettare le norme anticovid e il numero dei convogli è il 30% di quelli che viaggiavano prima dell’epidemia.

Anche agli aeroporti di Linate e Malpensa si sono viste le prime code ai check-in. Sono ottantamila i passeggeri che in questo fine settimana transiteranno dagli aeroporti milanesi, con un picco nella giornata di ieri. Si tratta di un numero decisamente superiore rispetto ai giorni scorsi (nella settimana dall’11 al 16 dicembre sono stati 55 mila) ma infinitesimale rispetto allo scorso anno: -88%. Di questi passeggeri 56 mila transitano da Malpensa e 24 mila da Linate.

«Questa crescente incertezza su quelle che saranno le limitazioni negli spostamenti nel periodo tra Natale e Capodanno ha spinto molti, almeno quelli che possono, a muoversi con anticipo usando il treno e l’aereo – commenta Emilio Boccalini, presidente di TxiBlu, radiotaxi a Milano – Stazione Centrale, Linate e Malpensa le corse più frequenti mentre in senso inverso, quindi verso la città sono molto poche».

«Come era facile prevedere, è iniziato l’esodo per le festività natalizie. In attesa della riunione di oggi (ieri, ndr) con il governo per conoscere quali ulteriori restrizioni vogliano introdurre, continuo a chiedermi perché il 21-22 e 23 dicembre non sia stato consentito muoversi, evitando così questi affollamenti dell’ultim’ora» scrive il governatore lombardo, Attilio Fontana, in un post su Facebook.

Alla Stazione Termini di Roma sono tante le persone in arrivo da Milano o Torino e altrettanti quelli che si stanno dirigendo al sud. Giulio, studente di economia a Milano, è arrivato nella Capitale con tre grandi borsoni: «Ho lasciato la città – racconta – perchè a gennaio mi trasferisco a Londra. Però per la prima volta questo Natale non andremo in Calabria dai parenti».

Molti viaggiatori sono diretti a Sud. Tra di loro ci sono moltissimi studenti fuori sede, come Marco, che porta con sè un grosso trolley e l’immancabile borsa del Pc. «Non hai pensato di passare il Natale, da solo, a Roma?». «Non ci penso proprio – risponde con un sorriso – ho voglia di andare a casa, starò attento, ma a Roma non resto».

Viaggia in controtendenza Anna, corrispondente italiana della Radio Svizzera che ha deciso di anticipare il rientro a Bellinzona. «Sono a Roma da settembre – dice – e quest’anno il Natale durerà fino al 15 gennaio, a causa di tutte le restrizioni dovute ai dpcm governativi». Il suo treno per Milano conta 30 minuti di ritardo. «Stamattina Trenitalia ne ha già cancellati due» sottolinea. «Speriamo che non ci siano altri disagi perchè il viaggio è lungo».

E mentre il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha assicurato che «saranno rafforzati i controlli su stazione e aeroporti in vista dell’esodo di Natale», dalla Campania, il presidente della Regione Vincenzo De Luca, stringe le maglie. «Cercheremo di controllare quelli che arrivano dal Nord nei treni» ha detto in diretta Facebook. «Siamo l’unica Regione – ha aggiunto – che già da una settimana, nelle principali stazioni, effettua controlli della temperatura corporea per cercare di filtrare e, per quanto possibile, fermare contagi di importazione». «È del tutto evidente – ha concluso – che in questo quadro è decisivo il senso di responsabilità di ogni cittadino».

Tanti sono quelli che si mettono in viaggio solo per questo ultimo weekend di mobilità libera e stanno approfittando delle ultime ore per incontrare parenti anziani e fidanzate, con l’imperativo ritorno a casa domenica sera, prima del blocco della mobilità interregionale. Sono in tutto 70mila gli uomini delle forze armate che vigileranno sulle strade e nelle stazioni sui movimenti permessi.

Intanto le città, in ordine sparso, affilano, fintanto che possono, le armi delle restrizioni. A Caserta già da oggi non sarà possibile consumare bevande alcoliche nelle aree pubbliche. in luogi puntando a nuove restrizioni dalla Befana. A Bologna si preparano le transenne per i luogi dello shopping, mentre in Trentino il coprifuoco notturno scatta alle 20. Come Milano che ha già deciso (prefetto e sindaco insieme) di aprire dal 7 gennaio i negozi non alimentari alle 10.15 di mattina «Così scaglioniamo un po’ gli orari della città» ha spiegato il sindaco Beppe Sala, per non creare uingorghi sui mezzi quando dovranno anche riaprire le scuole.

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