venerdì 18 novembre 2016
L'edificio vicino Ponte Milvio crollato per metà lo scorso 24 settembre. Proteste degli inquilini evacuati con il Comune di Roma
«Quella palazzina va subito abbattuta»

Bisogna abbattere quella palazzina a due passi da Ponte Milvio e farlo assai in fretta. Oppure si potrebbe non arrivare più a capire perché il 24 settembre scorso è venuta giù. Roma, via della Farnesina, numero cinque: l’edificio ancora adesso impressiona: è sbriciolata la parte posteriore, crepato e piegato quanto resta. E a guardarlo ci si chiede grazie a quale specie di miracolo si tenga ancora su.

Sul crollo la Procura capitolina ha avviato una indagine, coordinata dal Procuratore aggiunto Nunzia D'Elia, ipotizzando il reato di disastro colposo. I tecnici nominati dagli inquirenti avevano giudicato «non idoneo» il piano d’abbattimento (che costerà almeno 200mila euro) presentato dagli esperti incaricati dai condomini dell'edificio. Un piano messo a punto dopo che il Comune di Roma aveva intimato ai proprietari dello stabile l'abbattimento entro quindici giorni e lo sgombero dell'area e i condomini avevano subito presentato ricorso.

Adesso continueranno gli incontri fra i consulenti della Procura e quelli degli inquilini per trovare velocemente un piano di abbattimento condiviso. Perdere altro tempo potrebbe rendere ancora più difficili le indagini e quindi capire le cause del crollo di quasi due mesi fa. È infatti necessario realizzare una serie di carotaggi nel terreno sottostante la palazzina, esaminando eventuali infiltrazioni d'acqua da tubature danneggiate o dal vicino Tevere.

Dopo la notte fra il 23 e il 24 settembre furono evacuate centoventi persone, anche dalle palazzine adiacenti. E l’area è attualmente sotto sequestro, transennata e presidiata da Vigioli del fuoco e Vigili urbani.

Il Comune ha ancora in assistenza alloggiativa 32 persone. Ma al termine dell'ultima proroga, a chi non sarà riconosciuto lo status di fragilità sociale, verrà tolta l'assistenza pubblica, come annunciato dal sindaco Virginia Raggi.

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