mercoledì 20 novembre 2013
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Quanto avvenuto in Sardegna può essere considerato un fatto​ eccezionale?
 Per la Sardegna il fatto è eccezionale, si è trat­tato di una vera alluvione lampo ('flash flood'), la cosiddetta bomba d’acqua. Ecceziona­le, insomma, è la quantità d’acqua che si è river­sata dal cielo in poche ore, ma non l’evento in sé, che anzi è sempre più frequente: se negli anni ’90 un caso analogo in Italia accadeva una volta ogni tre anni, ora ogni anno avviene in media dieci vol­te. Si tratta insomma di fatti prevedibili e infatti e­rano stati previsti dalla Protezione Civile, seppure ci si aspettava un’intensità meno forte.
Dobbiamo aspettarci altri fenomeni del genere sempre più frequenti?
A livello planetario la frequenza di tali eventi è evidente: in poche settimane il supertifone delle Filippine, poi il tornado sugli Usa, ora la Sar­degna. E nella sola Italia in questi giorni le bombe d’acqua hanno colpito le Marche, poi l’Abruzzo, la Versilia e ultima la Sardegna... Questi fenomeni sono il risultato della grande energia che si accu­mula nell’atmosfera a causa del riscaldamento globale e vi resta intrappolata, per poi sfogarsi at­traverso fenomeni sempre più estremi. Contro questo tempo così fuori dalle regole, dobbiamo allora imparare ad attrezzarci perché ormai fa par­te del nostro scenario meteorologico, deve nasce­re in noi quello che gli americani chiamano auto­protezione: alcune vittime della Sardegna viveva­no in scantinati o si sono riparati in luoghi non i­donei. Bisogna allora far sì che le piogge che ver­ranno non siano mortali, capire che se costruire vicino ai fiumi o vivere nelle cantine è vietato è perché c’è un pericolo oggettivo.
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