martedì 17 maggio 2016
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«Le valutazioni espresse dal pm, anche nella memoria agli atti, si limitano a esprimere concetti di verosimiglianza o probabilità, senza per altro alcun collegamento diretto con le dichiarazioni da parte dei principali attori dell’accusa (Coppola e Carobbio)». Queste le motivazioni espresse dal giudice Pierpaolo Beluzzi che hanno portato all’assoluzione di Antonio Conte. E le intercettazioni sulle quali si era basate il pm Di Martino? «Altri soggetti nella complessa indagine evidenziano unicamente un - riferito - tentativo di contattare Antonio Conte, senza che risultino agli atti riscontri in questo senso». Da tutto ciò emerge «un quadro gravemente deficitario della prova della conoscenza da parte di Conte e Alessio», in merito all’esistenza di operazioni di scommesse collegate a partite del Siena e di eventuali «ipotesi-proposte di corruzione di giocatori o altri soggetti a rilevanza sportiva». NAZIONALE. Il commissario tecnico degli azzurri Antonio Conte
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