martedì 7 marzo 2017
Via libera definitivo della Camera al disegno di legge delega sulla riforma della Protezione civile
(Foto Ansa d'archivio)

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Via libera definitivo della Camera alla legge delega per la riforma della Protezione civile. Il testo è stato approvato con 304 voti a favore, 38 contrari (Forza Italia) e 107 astenuti. L'importante provvedimento arriva al traguardo finale dopo circa due anni dall'avvio dell'esame a Montecitorio e dopo un rallentamento di un anno e quattro mesi a Palazzo Madama.

La Camera, in prima lettura, l'aveva approvata il 23 settembre 2015. Ma poi, come denunciato da Avvenire, si era bloccata in commissione Bilancio del Senato dopo una lunga discussione in quella Ambiente e Affari costituzionali. La lunghissima emergenza sismica nell'Italia centrale, con le criticità emerse, ha fatto riprendere il cammino. Poche le modifiche apportate al Senato, clausole di invarianza finanziaria, ma che hanno richiesto un ritorno pur se rapido a Montecitorio. Si tratta di una legge delega, che appunto delega il governo "ad adottare entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi di ricognizione, riordino, coordinamento, modifica e integrazione delle disposizioni legislative vigenti che disciplinano il Servizio nazionale di protezione civile e le relative funzioni, in base ai principi di sussidiarietà".

Una riforma urgente che non stravolge l’attuale sistema, nato con la riforma del 1992, ma lo potenzia, andando anche a risolvere alcuni problemi che al momento dell’emergenza vengono a galla, come sta accadendo in questi di mesi di emergenza sismica e ora anche nevosa. Così, ad esempio, come fare le procedure per prendere i moduli abitativi, definendole una volta per tutte per non dover partire ogni volta daccapo. La legge delega intende far funzionare ancora meglio un sistema che comunque già sta rispondendo bene in situazioni eccezionali. Rafforza il tema della prevenzione, della programmazione, degli interventi, della definizione delle procedure immediatamente applicabili in caso di calamità naturali. Per fare in modo che non sia ogni volta una storia nuova ma si sappia come intervenire, al netto di una certa flessibilità dovuta al fatto che si sia in presenza di un terremoto o di un’alluvione.

Ci sono poi le indicazioni per un sistema di procedure nazionali, dando più omogeneità alle risposte, costruendo un sistema più certo per la fase della ripresa delle normali condizioni di vita. Si tratta di una legge di iniziativa parlamentare, come ricorda Chiara Braga, responsabile ambiente del Pd, e presentatrice della prima proposta. "Questo provvedimento - spiega - intende rendere più omogeneo per cittadini, istituzioni e imprese il quadro normativo di riferimento in cui è chiamato a intervenire il Sistema nazionale della Protezione civile, nella fase immediata di gestione delle emergenze ma anche nelle fasi precedenti, cioè di previsione e prevenzione del rischio, così come in quelle successive di ripresa". In particolare la delega intende garantire rapidità e certezza dei tempi di intervento, procedure semplificate e standardizzate, senza eccedere nelle deroga ma garantendo certezza e trasparenza. Il tutto in un sistema che valorizzi ancor di più, ma responsabilizzandoli, tutti gli elementi della filiera, dai livelli a quelli centrali.


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