Manifestazioni in molte città italiane per protestare contro la riforma della scuola. A Roma la testa del corteo è arrivata in viale Trastevere, sotto la sede del ministero dell'Istruzione, dove l'aria si è tinta del rosso dei fumogeni. A Milano oltre 10 mila studenti (20mila secondo gli organizzatori) hanno raggiunto il provveditorato in via Ripamonti. A Napoli diecimila studenti secondo gli organizzatori, quattromila per la questura, si sono radunati davanti alla sede della Regione Campania in via Santa Lucia. Numerosi gli striscioni contro il governo e contro il ministro Gelmini. Insieme agli studenti sono scesi in piazza i docenti precari del Coordinamento precari napoletani che annunciano una manifestazione nazionale per il 30 ottobre che si terrà proprio a Napoli.
LA RISPOSTA DELLA GELMINILa protesta di oggi ripropone «vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo». Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, commenta così le manifestazioni degli studenti in corso oggi in tutta Italia in concomitanza con gli scioperi proclamati dalla Flc-Cgil e da Unicobas.«Bisogna avere il coraggio di cambiare. È indispensabile – afferma il ministro – proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale. Per ottenere questi obiettivi stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Un lavoro e un percorso difficile, ma indispensabile».