mercoledì 18 dicembre 2013
​I Forconi, seppure divisi e in pochi, sono arrivati a Roma. Oggi la prima manifestazione, da domenica si attende un presidio permanente.
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Giornata calda per la capitale. Sono arrivati i Forconi. Nel pomeriggio il Movimento 9 dicembre, guidato da Danilo Calvani, ha portato gli aderenti, a manifestare in piazza del Popolo. Anche se ne sono arrivati solo 3.000 contro gli almeno 15.000 annunciati. È la prima volta che l'eterogeneo movimento, adesso anche diviso, di protesta è calato cala in modo massiccio sull'Urbe. Per l'occasione sono stati mobilitati oltre 2.000 uomini delle forze dell'ordine.Sulle proteste è intervenuto anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova: "Soprattutto le istituzioni politiche devono ascoltare questo grido di dolore, questo disagio che è reale nella società". E poi ha aggiunto: "Dall'altra parte deve esserciuno spirito costruttivo per potere non solo esprimere i disagi della protesta civile, ma anche delle proposte, delle indicazioni praticabili". "Soltanto nell'incontro - ha concluso Bagnasco - che si fa nell'onestà e nell'intelligenza, nell'ascolto reciproco, si può arrivare a qualcosa di migliore" .Tornando alle piazze, per domenica, poi, è in programma anche l'arrivo degli uomini degli altri due leader, il siciliano Mariano Ferro e il veneto Lucio Chiavegato. Ferro ha già fatto sapere che l'obiettivo è dare vita a un presidio permanente, in qualche piazza, a oltranza: "Passeremo a Roma il Natale e, temo, anche il Capodanno". Entrambi dichiarano che tutto sarà pacifico e che intendono evitare strumentalizzazioni, riferendosi sia alle dichiarazioni di esponenti di Forza Italia, sia alla presenza in piazza dei militanti di estrema destra di Casa Pound. Al Viminale è stata convocata in mattinata un riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presente il ministro degli Interni Angelino Alfano. Obiettivo dell'incontro è approfondire sotto più aspetti la questione delle proteste che stanno coinvolgendo tutte le regioni. Intanto il direttore della Dia, Arturo De Felice, ha affermato che non è possibile affermare che nel movimento dei Forconi vi siano infiltrazioni della criminalità organizzata.Il Movimento dei Forconi è comparso sulla scena nel gennaio del 2012, in Sicilia, aggregando autotrasportatori e agricoltori. Col tempo si sono coalizzate altre forze, spesso molto diverse tra loro, ma tutte unite da un sentimento di rabbia contro la politica, il governo Letta, la moneta unica europea e il fisco.
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