Si avvicinano ai due milioni gli indennizzi - a titolo provvisorio - alle parti civili del processo Olivetti terminato oggi a Ivrea. E' quanto si ricava dal dispositivo della sentenza del giudice Elena Stoppini. Le somme dovranno essere versate "in solido" dagli imputati condannati, a seconda delle singole posizioni, e da Telecom, chiamata in causa come responsabile civile. Le provvisionali (un acconto sul risarcimento complessivo) sono state attribuite alle persone fisiche e all'Inail, per la quale il totale supera i 710 mila euro. Le altre parti civili, fra cui enti territoriali, sindacati e associazioni, potranno attivare una causa giudiziaria.
Ci saranno altri accertamenti sull'ingegnere Carlo De Benedetti relativi alle morti da amianto alla Olivetti. A ordinarli è stata la giudice Elena Stoppini che, come avevano chiesto i pm, ha disposto la trasmissione degli atti in procura per tre decessi attribuiti a un tumore polmonare e non, come accaduto in un primo tempo, a un mesotelioma.
De Benedetti, sentenza ingiusta - "Sono stupito e molto amareggiato per la decisione del Tribunale di Ivrea di accogliere le richieste manifestamente infondate dell'accusa. Sono stato condannato per reati che non ho commesso".