mercoledì 22 dicembre 2010
Il ministro dell'Ambiente non lascerà il partito di maggioranza. Un incontro ieri a Palazzo Chigi con il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto e un intervento telefonico di Silvio Berlusconi avrebbero fatto desistere la Prestigiacomo dal suo intento. L'ha affermato lo stesso premier durante la conferenza di fine anno, rispondendo a una domanda dei giornalisti.
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"Non sono pentito di aver puntato sulle donne chiedendo loro di ricoprire importanti incarichi di governo. Il caso del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, è risolto. Ieri sera c'è stato un incontro a Palazzo Chigi tra il ministro e il nostro capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto. Io sono intervenuto telefonicamente. Confermo quindi la fiducia alle mie ministre". Lo ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi durante la conferenza di fine anno, rispondendo a una domanda dei giornalisti.Il premier ha poi spiegato le cause che hanno spinto prima il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, poi il ministro Prestigiacomo a minacciare la loro permanenza nel Pdl: "Tutto deriva dal fatto che le donne ci credono fino in fondo, non hanno attitudine al compromesso tipica dei professionisti della politica, poi quando si scontrano con fatti concreti e con atteggiamenti utilitaristici di alcune forze politiche, l'idealità prevale sul mestiere"."Sono ministri che ci rappresentano all'estero benissimo. Tutto nasce insomma - ha concluso Berlusconi - dal fatto che chi è donna e ha una forte sensibilità si deve battere con tutta la forza possibile per sostenere le proprie decisioni. Poi la politica comporta anche compromessi. Credo comunque che servirebbe dare ancora più spazio alle donne nella politica italiana".
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