venerdì 29 aprile 2016
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Il Senato punta su un testo unico assieme alla riforma del processo penale ROMA Sì della commissione Giustizia del Senato alla proposta dei relatori Felice Casson e Giuseppe Cucca (Pd) di abbinare al testo della riforma del processo penale anche 8 disegni di legge che riguardano la prescrizione. È questo un primo passo, anche formale, che consentirà ai due relatori di presentare, probabilmente per martedì prossimo, un testo unificato che contenga tutte le varie questioni, dalle intercettazioni alla prescrizione, da adottare poi come testo base. Ma il braccio di ferro all’interno della maggioranza sembra tutt’altro che archiviato. E questo, nonostante l’invito del vicepresidente del Csm Giovanni Legnini a fare presto: «Vi è urgente necessità di approvare questo importante provvedimento» e le norme sulla prescrizione che, «eventualmente potranno essere migliorate». Ncd avverte che, se si ripartirà davvero dal ddl della Camera che ha aumentato i tempi di prescrizione per i reati contro la Pa, loro non ci staranno. Non è possibile, infatti, spiegano nel partito di Alfano, che si arrivi «addirittura» ad una prescrizione «di oltre 18 anni». E il presidente dei senatori Renato Schifani sul punto è chiarissimo: «Bene l’accelerazione sui tempi dell’esame», ma meglio partire dal testo originario del governo per «evitare una dilatazione della prescrizione oltre le garanzie costituzionali », come prevede invece il ddl licenziato da Montecitorio «sul quale Ap si astenne». Eppure, ricorda il Guardasigilli, Andrea Orlando, mercoledì «era emerso dal confronto una vicinanza di posizioni tra coloro che in Ncd si sono occupati di questo». «Ora può darsi che non tutti quanti in Ncd e nel Pd sottoscriveranno al 100% la soluzione che emerge - insiste - ma se non si fa qualche passo nella direzione reciproca non si arriverà mai a nessun tipo di soluzione». Secca la replica di Schifani: «Sono certo che quando Orlando parla di possibili difformità di giudizio all’interno di Ncd circa la riforma della prescrizione non si riferisca a me visto che parlo in qualità di capogruppo, consapevole di essere supportato dalla condivisione dell’intero gruppo sulle posizioni assunte». La partita non si annuncia facile. Sembra che Casson e Cucca abbiano messo a punto un testo unificato che contiene proprio il ddl della Camera (come aveva suggerito Pietro Grasso per il quale non si può «ignorare» il provvedimento approvato dall’altro ramo del Parlamento). Proprio quello con l’ormai famoso «emendamento Ferranti»: la proposta della presidente della commissione Giustizia Donatella Ferranti per un aumento sensibile dei tempi di prescrizione per i reati corruttivi. Mentre si accavallano le inchieste di corruzione su politici, «non è pensabile», si spiega nel Pd, che «non si prevedano nella riforma delle specificità sul reato di corruzione ». Insomma, è vero che sono state aumentate le pene dei reati contro la Pa, con conseguente aumento dei tempi di prescrizione, ma una misura più severa ad hoc «dovrà essere prevista». Altrimenti «sarà difficile anche affrontare le prossime ammini-strative ». Ma Fi con Francesco Paolo Sisto parla di tentativo da parte del governo di «cavalcare le piazze in vista dell’appuntamento elettorale». © RIPRODUZIONE RISERVATA Giustizia
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