lunedì 28 ottobre 2019
L'Istituto S.Pio V ha scelto Mariacarmen Ranieri per la tesi su "Le origini nel diritto e il diritto a conoscere le proprie origini". Menzioni per Pietro Bartolo, Mario Bruno, padre Jorge Crisafulli
Il premio Saulle riaccende i riflettori sui "figli della provetta"
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È Mariacarmen Ranieri la vincitrice della IX edizione del Premio nazionale Maria Rita Saulle, per la sua tesi di dottorato sui diritti umani dal titolo Le origini nel diritto e il diritto a conoscere le proprie origini. La cerimonia si è tenuta lunedì 28 ottobre presso il Centro Congressi “Gli Archi” di Roma. A promuovere il premio è l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”. La Tesi della dottoressa Ranieri ruota intorno al tema della procreazione assistita in Italia, ripercorrendo e studiando alcuni degli aspetti (anche controversi) legati alla legge 40 del 19 febbraio 2004, da anni al centro di accesi dibattiti e oggetto di sentenze da parte della Corte Costituzionale. Con questa scelta l’Istituto intende affrontare e mettere al centro dei propri studi le istanze più urgenti, e più delicate, della nostra attualità. Di carattere filosofico-giuridico, la tesi affronta le molteplici sfaccettature di un fenomeno significativo e complesso: la ricerca delle origini e la tutela in tal senso dell’ordinamento giuridico, in relazione – soprattutto – alle trasformazioni della famiglia e del diritto di famiglia nel nostro tempo.

Durante la cerimonia, l’Istituto ha premiato – tramite Riconoscimenti Speciali – anche personalità che si sono battute nel corso dell’anno per i diritti umani: per questa edizione non potevano mancare Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che con il suo lavoro e la sua testimonianza ha salvato vite umane e sensibilizzato chi di noi è lontano da quei luoghi di disperazione e di accoglienza; Mario Bruno, già sindaco di Alghero che ha promosso “l’adozione di cittadinanza”, l’iniziativa con cui la comunità si fa carico e si prende cura dei figli delle donne vittime di violenza; infine Padre Jorge Crisafulli, Responsabile della comunità di Freetown in Sierra Leone, per la sua opera di difesa dalla prostituzione e di educazione delle bambine in Sierra Leone.

A presiedere la cerimonia è stato Paolo De Nardis, presidente dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”. Tra gli interventi, quelli di Antonio Iodice, presidente onorario dell’Istituto; il costituzionalista Giuseppe Tesauro, presidente emerito della Corte Costituzionale che ha anche presieduto la Commissione giudicante del Premio; Giuseppe Acocella, professore emerito dell’Università “Federico II” di Napoli; infine, Gianni Letta, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri. L’iniziativa è stata patrocinata dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati.


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