venerdì 22 marzo 2013
​Quattordici anni e sei mesi di carcere: è la pena inflitta dal Tribunale di Torino a Giuliano Soria, l'ex patrono del premio letterario Grinzane Cavour, imputato per utilizzo improprio di fondi pubblici nella gestione del premio letterario e violenza sessuale nei confronti del suo domestico
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Quattordici anni e sei mesi di carcere: è la pena inflitta dal Tribunale di Torino a Giuliano Soria, l'ex patrono del premio letterario Grinzane Cavour, imputato per utilizzo improprio di fondi pubblici nella gestione del premio letterario e violenza sessuale nei confronti del suo domestico. Il collegio presieduto dal giudice Paola Trovati ha inflitto una pena superiore a quella chiesta dai pm Gabriella Viglione, Stefano Demontis e Valerio Longi, che avevano chiesto 12 anni di carcere. Condannati a sette anni il fratello Angelo Soria, ex dirigente regionale; a due anni e dieci mesi Bruno Libralon, all'epoca dei fatti direttore della scuola culinaria Icif.Gli enti che si sono costituiti parte civile, tra cui la Regione Piemonte, hanno ottenuto il diritto di essere risarciti con una somma da quantificare in un apposito procedimento; alle tre persone che si erano costituite lamentando di essere state maltrattate da Giuliano Soria mentre lavoravano per lui, sono invece state accordate anche delle provvisionali (acconti sull'indennizzo) per un totale di 91 mila euro.
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